I SEGRETI DI PULCINELLA
di Giandiego Marigo
È strano come si debbano usare così spesso le medesime parole, infastidisce il vostro umile scribacchino il doverle ripetere, ma sembra essere ironia del destino il fatto che l’uso dei termini “grottesco e tragicomico” debba essere ormai quasi quotidiano in questi nostri tempi.
Oggi parleremo dell’accordo pseudo-segreto fra Renzi e Berlusconi, (che occupa le pagine dei media nazionali) quelli che io chiamo il Principe Fiorentino e l’Imperatore Farlocco. Per non dar loro con la ripetizione compulsiva dei loro nomi gratuita pubblicità. Un patto destinato, nelle intenzioni sussurrate, non dichiarate, altrimenti che segreto sarebbe, alla limitazione del terzo incomodo, il convitato di pietra di questa commedia bipolare italiana M5S.
I nostri tre interpreti sono facce del medesimo racconto, si badi, nessuno di loro nemmeno si sogna di mettere in dubbio questo sistema, tutti sono andati in pellegrinaggio al medesimo tempio di Cernobbio per rassicurare i poteri forti della propria innocuità per i superiori interessi elitari, al massimo il nemico giurato di questi tempi vuole “moralizzarlo” sebbene in modo confuso e strumentale … Eppure quello che appare è una lotta senza quartiere, fatta di agguati e trappole in cui ognuno recita la propria parte … il primo quella del giovane virgulto neo-democristiano, rassicurante e servile verso i mercati ed i mercanti.
L’altro quella del vecchio imperatore costretto a tenersi in disparte da una legge comunista e anche un poco giacobina ma che profonde la propria intelligenza organizzativa per salvare il paese… i terzi giocano il ruolo che sanno recitare meglio, quello dei martiri, costretti dal sistema gaglioffo a remare contro corrente ed a difendere strenuamente l’unica verità possibile.
A questo accordo viene dato rilievo nel Mainstream e già qui una persona di medio-bassa capacità intuitiva potrebbe chiedersi “ Ma come mai un accordo segreto è così presente su tutti i media?” e già qui si potrebbe guardando la scena intuire il regista e troupe cinematografica sullo sfondo, dietro gli scenari di cartone.
Così come la si vede nell’agone parlamentare dove tutti recitano la propria parte … tutto sembra in eterno divenire pur di non cambiare nulla. Mentre nei grandi sistemi il mondo scivola verso il Medio-Evo prossimo venturo, trasformandosi in un sistema familistico-feudal-tecnologico. Depredato ed asservito da Major e Lobbies senza scrupoli. Nel nostro piccolo noi ci affanniamo attorno ad una legge elettorale e ad un pugno di poltrone del personale di servizio dell’élite che ci governa realmente.
La recita deve sembrare vera per cui si adoperano toni apocalittici, si parla di democrazia negata, di golpe dell’immanenza di una catastrofe democratica, mentre le decisioni vere ormai sono prese nei palazzi di vetro nel cuore dell’Europa delle banche ed ancor più lontano nei castelli di cristallo dei banchieri.
L’unico interprete realmente escluso dal palco, quello per la cui morte reale si congiura è quella che chiamammo “sinistra”, grande assente nella considerazione di chiunque … non pervenuta, semplicemente inesistente. La grande lotta si svolge nel campo Liberale, laggiù nel campo capitalistico, nel mondo della filosofia occidentale e primo-mondista, nell’unico mondo possibile dove vige l’unico pensiero possibile. Assente e non menzionata, sebbene il suo richiamo riecheggi quasi continuamente, o per esorcismo o come richiamo strumentale d’appartenenza. Sebbene sia spesso con le sue parole che si interpreta la commedia in questione. Realmente assente, perchè gli interessi dei popoli non sono rappresentati, qui non si parla di loro, ma di economie, di crescita, di interessi e di rilancio per l’imprenditoria, di salvezza della cristianità e dell’occidente, dell’invasione e dei complotti massonici, di Papi eretici ed in pectore, ma non di loro, mai del loro punto di vista ed ancor meno dei loro reali interessi. Popolo consumatore, al massimo per quelli che scamperanno e riusciranno a mantenere un tenore di vita accettabile.