Filomena Baratto |
e non solo. Prima ancora di scriverne ho visitato la città, ho attraversato i luoghi poi menzionati. Oltre al centro cittadino, c'è anche una zona costiera. Impossibile non parlare di Recco, di Lerici, del Golfo dei Poeti, di Portofino. Un romanzo che nasce in una città con un grande porto, rinomato, importante, una città marinara, ricca di tradizione, di palazzi, di arte e di storia. La città conosciuta attraverso i cantautori, i poeti...versi e versi di Caproni, Montale, e poi De Andrè. Il fatto di non essere la mia città, me l'ha fatta conoscere meglio, l'ho fatta mia percorrendola a piedi, sedendomi al centro di piazza De Ferrari, e poi via Cairoli per andare alla Libreria Bozzi, fondata nel 1810, entrando nella Chiesa dell'Annunziata, facendo a piedi tutta la strada del porto, arrivando a piazza Principe Amedeo. E poi tutto San Vincenzo e il mare e tanto ancora. Marcello, il personaggio principale, si aggira proprio tra questi luoghi. Uomo di mare così come Lucio, vecchio pescatore. Storia ricca e avvincente, dove si parla di lavoro, di mare, di storia, di emigranti, di crisi, soprattutto quella dei valori.