Anna Maria Chiuri |
ASCOLI PICENO - La rassegna musicale dedicata alle vittime del terremoto. Il basso Palazzi sostituito da Rinaldi Miliani. Maratona con tredici concerti. Il Festival apre con Rossini. Petite Messe con 36 artisti. Introduzione di Arturo Stalteri. Il Festival internazionale di musica di Ascoli Piceno, maratona musicale con 13 concerti, rende omaggio alle vittime del terremoto. E’ dedicata a loro, e non ci poteva essere musica più adatta, la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini che domani venerdì 2 settembre, ore 20,30, nell’auditorium Montevecchi, apre la rassegna musicale nata 20 anni fa.
Si tratta di una impegnativa coproduzione con il Coro Ventidio Basso. Nel corso della serata l’associazione culturale ascolipicenofestival, presieduta dalla professoressa Emanuela Antolini, prosegue nella raccolta di offerte a favore della popolazione del Piceno colpita dal sisma.Questa Petite Messe Solennelle, capolavoro di Rossini, viene proposta , in versione originale con due pianoforti e un armonium. Sono impegnati 36 artisti: 28 componenti del Coro Ventidio Basso, 4 cantanti solisti, 3 pianisti e il direttore. Il cast è di altissimo livello. All’ultimo momento ha dovuto rinunciare il basso Mirco Palazzi, chiamato a Londra per una importante produzione, sostituito da Stefano Rinaldi Miliani voce altrettanto autorevole nel panorama lirico internazionale. L’evento inoltre si è arricchito della presenza del compositore, critico musicale e conduttore di Rai Radio 3 Arturo Stalteri che introduce l’opera con il suo stile rigoroso e divulgativo consentendo al pubblico una migliore comprensione del capolavoro rossiniano.
Andrea Rucli |
A causa delle conseguenze del terremoto c’è un’altra piccola variazione nel primo appuntamento con i "Percorsi Piceni", domenica 4. Non potrà essere effettuata la visita interna, con relativo pranzo, a Castel di Luco rimasto lesionato dal terremoto. Il pranzo è stato spostato nell’altrettanto suggestiva Abbazia di Valledacqua (costo concordato 20 euro). Per il resto programma rimane invariato.
La "Petite Messe Solennelle" è considerata il testamento spirituale di Rossini forse già presago della sua morte. La nuova concezione timbrica del suono, scavalcando l’esperienza romantica, anticipa direttamente quella del Novecento dando nuovi indirizzi estetici e forme avveniristiche. Dopo che il lavoro fu terminato il Cigno di Pesaro si rivolse direttamente al Buon Dio: “Eccola terminata questa umile Messa - scrisse nel manoscritto in calce all’Agnus Dei - E’ musica benedetta quella che ho appena fatto o è solo benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso”.
Il cast vede il soprano Iano Tamar, il contralto Anna Maria Chiuri, il tenore Cesare Catani e il basso Stefano Rinaldi Miliani. Tutti cantanti da grandi teatri. Ai pianoforti Andrea Trovajoli e Andrea Rucli e all’armonium Anna Barbero. Direttore il maestro Giovanni Farina.
Il Festival prosegue poi sabato sera con l’attesissimo concerto di Theo Teardo ("Le retour à la raisono", sonorizzazone di 3 corti di Man Ray.
Claudio Trovajoli |
Anna Barbero |
Cesare Catani |
Stefano Rinaldi Miliani |