BASSANO DEL GRAPPA - A B.Motion in prima regionale il nuovo lavoro di Tindaro Granata sul tema delle adozioni omosessuali. Venerdì 2 settembre 2016 debutta in prima regionale a Bmotion teatro, il programma di Operaestate Festival Veneto dedicato ai linguaggi della scena contemporanea, il nuovo lavoro di Tindaro Granata. Approda così anche a Bassano uno degli autori più interessanti e socialmente impegnati della scena teatrale italiana di oggi.
Lo spettacolo, dal titolo “Geppetto e Geppetto”, è in programma alle ore 21.30 al Teatro Remondini.Il testo affronta il tema di scottante attualità delle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. In scena accanto all'autore e regista Tindaro Granata uno straordinario gruppo di attori composto da Alessia Bellotto, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi, Lucia Rea, Roberta Rosignoli e un superlativo Angelo Di Genio nella parte del figlio Matteo.
In scena si racconta la storia di Tony e Luca, due uomini che stanno insieme da diversi anni, condividendo il quotidiano e comportandosi come una vera e propria famiglia. Ma per essere una famiglia davvero felice i due sentono il bisogno di quei portatori sani di gioia che sono i bambini.
Tony (Tindato Granata) vuole diventare padre. Luca (Paolo Li Volsi) vuole aspettare. I due vanno in Canada, e come il primo papà single della storia di tutte le storie, Geppetto, creano il loro piccolino.
Geppetto e Geppetto tornano in Italia con il figlio Matteo che cresce circondato da tantissimo amore.
Passano trent’anni. Il giorno del ventennale della morte di Tony, Matteo rivendica qualcosa al padre Luca, scaraventandogli addosso tutto ciò che ha significato per lui crescere in una famiglia “non normale”. Lo accusa di qualcosa che è mancato. Luca si difende, ma qualsiasi cosa dica, agli occhi di Matteo, sbaglia. I due si scontrano e si odiano, litigano, urlano, si separano, lasciando l’uno alla solitudine dell’altro. E’ difficile essere figli di gay, ma è difficile anche essere padri di figli normali. Un giorno Matteo andrà via, uno dei due Geppetto ritornerà, l’altro perdonerà, come in una qualsiasi famiglia “normale”.
“Questa non è la storia universale di tutti i figli nati da coppie omosessuali. - precisa Tindato Granata - Questa è la storia di un papà che vuole fare il papà e di un figlio che vuole fare il figlio. E’ il desiderio di un Geppetto di farsi amare da un figlio che non è sangue del suo sangue. E’ il desiderio di un ragazzo di ritrovare una figura paterna, vissuta nell’assenza di una figura materna, che lo possa accompagnare nel mondo degli adulti senza il peso della mancanza”.
“Siamo tutti figli, - conclude Granata - e io volevo indagare questi rapporti, complessi, sfaccettati, talvolta controversi, in tutte le coppie, e al contempo volevo parlare del desiderio di genitorialità nelle coppie omosessuali. Essere genitori richiede coraggio, amore, dedizione, perché i figli non perdonano nulla”.
Nessuna tesi preconfezionata, dunque, nessuna posizione pro o contro, per una storia che non vuol essere occasione di mera propaganda a favore delle unioni civili, ma semplicemente, attraverso la forza e la potenza del teatro, mira a sondare e raccontare la complessità dei rapporti umani, desidera dare voce alle differenze, sollevare il dubbio e la riflessione.