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PACENTRO - Si è conclusa ieri la XIX Edizione della Rievocazione Storica "I Caldoreschi". In uno dei Borghi medievali più Belli d'Italia si assiste a questo evento in cui si riportano alla luce usi e consuetudini della Pacentro medievale al tempo della Contea dei Principi Caldora, potenti feudatari del luogo nel XV Secolo. I "Caldoreschi" infatti, era un termine usato nel Quattrocento per indicare le milizie della famiglia Caldora.
Tra squilli di chiarine, tamburi, proclami, accuse di stregoneria e templarismo occulto si vedrà rivivere per sei giorni uno spaccato del mondo del XV secolo con le sue gioie ed i suoi dolori. L'elegante Castello Caldora con le sue alte torri, farà da cornice alle rievocazioni con figuranti in costume d'epoca che si esibiranno alla luce delle torce per rendere le scene ancora più suggestive. La Rievocazione Storica "I CALDORESCHI nell'Anno del Signore 1450" si sviluppa nell'arco di sei giorni, ogni sera scene di rievocazione medievale sugli usi e consuetudini del tempo. La giornata di ieri ha visto la cerimonia conclusiva al Castello Caldora.Al termine dame, cavalieri, paggi e suonatori abbigliati secondo la moda del tardo medioevo, hanno sfilato in corteo per le vie di Pacentro, chiudendo poi la manifestazione con una cena in stile medievale presso il Castello Caldora.
Dalla musica medievale al Sabba delle streghe presso la Preta tonna (pietra tonda) con preparazione di unguenti magici, dalla Corsa dei paggi ai duelli tra cavalieri per la difesa dell'onore delle damigelle, dalla Riconsacrazione, da parte dei Templari oranti, del luogo profanato dalle streghe al processo e arresto di Horatio Russus accusato di esercitare lo Jus primae noctis: sono solo alcune delle rappresentazioni cui i visitatori hanno potuto assistere per una suggestiva immersione negli usi e costumi quattrocenteschi, tra realtà e fantasia.La famiglia Caldora, tra le più illustri nella storia del paese, diede il nome al maestoso castello fortificato che ancora oggi sovrasta Pacentro.Giacomo Caldora soprattutto, più del figlio Antonio, è noto per aver sconfitto il temibile Braccio Fortebraccio da Montone, nella sanguinosa battaglia di Bazzano del 2 Giugno 1424 e per aver posto fine, così, all’assedio della città di L’Aquila.Con il termine “ Caldoreschi”, invece, si indicavano nel ‘400 le milizie al servizio proprio di Giacomo.
I soldati venivano reclutati attraverso una cruenta competizione di origine longobarda ( VI-VII secolo dopo Cristo), gara giunta fino ai giorni nostri e conosciuta con il nome di Corsa degli zingari o degli scalzi.
PACENTRO - Si è conclusa ieri la XIX Edizione della Rievocazione Storica "I Caldoreschi". In uno dei Borghi medievali più Belli d'Italia si assiste a questo evento in cui si riportano alla luce usi e consuetudini della Pacentro medievale al tempo della Contea dei Principi Caldora, potenti feudatari del luogo nel XV Secolo. I "Caldoreschi" infatti, era un termine usato nel Quattrocento per indicare le milizie della famiglia Caldora.
Tra squilli di chiarine, tamburi, proclami, accuse di stregoneria e templarismo occulto si vedrà rivivere per sei giorni uno spaccato del mondo del XV secolo con le sue gioie ed i suoi dolori. L'elegante Castello Caldora con le sue alte torri, farà da cornice alle rievocazioni con figuranti in costume d'epoca che si esibiranno alla luce delle torce per rendere le scene ancora più suggestive. La Rievocazione Storica "I CALDORESCHI nell'Anno del Signore 1450" si sviluppa nell'arco di sei giorni, ogni sera scene di rievocazione medievale sugli usi e consuetudini del tempo. La giornata di ieri ha visto la cerimonia conclusiva al Castello Caldora.Al termine dame, cavalieri, paggi e suonatori abbigliati secondo la moda del tardo medioevo, hanno sfilato in corteo per le vie di Pacentro, chiudendo poi la manifestazione con una cena in stile medievale presso il Castello Caldora.
Dalla musica medievale al Sabba delle streghe presso la Preta tonna (pietra tonda) con preparazione di unguenti magici, dalla Corsa dei paggi ai duelli tra cavalieri per la difesa dell'onore delle damigelle, dalla Riconsacrazione, da parte dei Templari oranti, del luogo profanato dalle streghe al processo e arresto di Horatio Russus accusato di esercitare lo Jus primae noctis: sono solo alcune delle rappresentazioni cui i visitatori hanno potuto assistere per una suggestiva immersione negli usi e costumi quattrocenteschi, tra realtà e fantasia.La famiglia Caldora, tra le più illustri nella storia del paese, diede il nome al maestoso castello fortificato che ancora oggi sovrasta Pacentro.Giacomo Caldora soprattutto, più del figlio Antonio, è noto per aver sconfitto il temibile Braccio Fortebraccio da Montone, nella sanguinosa battaglia di Bazzano del 2 Giugno 1424 e per aver posto fine, così, all’assedio della città di L’Aquila.Con il termine “ Caldoreschi”, invece, si indicavano nel ‘400 le milizie al servizio proprio di Giacomo.
I soldati venivano reclutati attraverso una cruenta competizione di origine longobarda ( VI-VII secolo dopo Cristo), gara giunta fino ai giorni nostri e conosciuta con il nome di Corsa degli zingari o degli scalzi.