"AL VIA LA XIII RIEVOCAZIONE CONSEGNA DECRETO DI NOMINA PONTIFICIA' A PIETRO DA MORRONE"

SULMONA - Per iniziativa del Borgo Pacentrano si svolgerà a Sulmona, per la tredicesima edizione, la rievocazione storica avvenuta nella città ovidiana il 18 luglio del 1294, della "Consegna Decreto di Nomina Pontificia a Pietro da Morrone", l'anacoreta, taumaturgo, che divenne Celestino V. L'appuntamento è fissato nel Cortile del Palazzo dell'Annunziata, per domenica 28 agosto 2016 alle ore 21,30. Una figura quanto mai attuale, che doveva ''rilanciare il ruolo del Papato,
la cui immagine si era fortemente deteriorata a causa di simonia, nepotismo, collusione con l'Impero, vizi ignobili e riprovevoli'', come riporta Stefania Di Carlo nella pubblicazione "Consegna Decreto di Nomina Pontificia' a Pietro da Morrone" presentata lo scorso anno a Sulmona con il Borgo Pacentrano. La manifestazione teatrale, con ingresso libero, si svolgerà nel cortile del Palazzo dell'Annunziata, Corso Ovidio, a Sulmona, venerdì 28 agosto 2016, alle ore 21,30.La rappresentazione è curata dal Borgo Pacentrano, in collaborazione con le associazioni "Studio Arte" dell'Aquila, "Recta Rupes" di Popoli.La sceneggiatura è di Stefania Di Carlo, docente aquilana, scrittrice, giornalista e autorevole studiosa di Celestino V, ricercatrice in Francia di numerose pergamene inedite riferite a Celestino V ed al suo Ordine. La regìa è dell'attore protagonista Antonio Rampino, in collaborazione con Luigi Di Cesare e Raffaello De Angelis, capitano del Borgo.

 I ruoli chiave vengono interpretati dagli attori professionisti:

·         Antonio Rampino, Pietro da Morrone;

·         Tino Calabrò, "Santuzzo" ovvero San Roberto da Salle, fedelissimo di Pietro;

·         Lorenzo Praticò, cronista partecipante che conduce lo spettatore nelle scene;

·         Pietro Becattini, cardinale Stefaneschi.

Adriano Di Buccio per Carlo II d'Angiò. Raffaello De Angelis: il portavoce dei delegati cardinalizi del Sacro Collegio, incaricati della consegna del Decreto di elezione al Soglio romano, giunti da Perugia dopo il travagliato Conclave, a causa delle rivalità delle potenti famiglie degli Orsini e dei Colonna.


Giovanni Pizzocchia.


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