L'AQUILA - Il terremoto è tornato a colpire il territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, interessando in particolare Comuni del settore laziale: Accumoli ed Amatrice e marchigiano: Arquata del Tronto e Acquasanta Terme. L’Ente Parco esprime partecipazione ai sindaci vicinanza e alle comunità locali duramente colpite.Sono già operative sul campo per l’intervento che si rendesse necessario 18 unità e 7 automezzi dell’Ente
per portare aiuto e assistenza alle popolazioni, interventi che saranno comunque coordinati dalle autorità di Protezione civile di Abruzzo e Lazio.
Si raccomanda a chiunque intendesse portare aiuto di non muoversi in modo autonomo, di lasciare libere le strade per i mezzi di soccorso e di non intasare le linee telefoniche.Il Presidente del Parco Tommaso Navarra e il Direttore Domenico Nicoletti sono in costante contatto con i sindaci dell’area colpita, così come i Responsabili della Protezione civile per un corretto supporto alle operazioni in atto.La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555.
Si raccomanda
- Lasciate libere le strade
- Lasciate libere le linee telefoniche
per portare aiuto e assistenza alle popolazioni, interventi che saranno comunque coordinati dalle autorità di Protezione civile di Abruzzo e Lazio.
Si raccomanda a chiunque intendesse portare aiuto di non muoversi in modo autonomo, di lasciare libere le strade per i mezzi di soccorso e di non intasare le linee telefoniche.Il Presidente del Parco Tommaso Navarra e il Direttore Domenico Nicoletti sono in costante contatto con i sindaci dell’area colpita, così come i Responsabili della Protezione civile per un corretto supporto alle operazioni in atto.La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555.
Si raccomanda
- Lasciate libere le strade
- Lasciate libere le linee telefoniche