La marginalità a Bassano del Grappa col "Riccardo III" di Michele Sinisi e la "Drammatica Elementare" dei fratelli Dalla Via

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Marta e Diego Dalla Via
BASSANO DEL GRAPPA - Per il secondo giorno di B.Motion Teatro si confrontano sul tema della marginalità il "Riccardo III" di Michele Sinisi e la "Drammatica Elementare" dei fratelli Dalla Via. Martedì 30 agosto 2016 doppio appuntamento per Bmotion teatro il programma di Operaestate Festival Veneto dedicato ai linguaggi della scena contemporanea. In programma due lavori molto diversi per contenuto e cifra artistica che vedono protagonisti l'intenso Michele Sinisi, uno degli attori e registi italiani più interessanti di oggi, e i Fratelli Dalla Via, che tornano a Bassano dove sono ormai di casa proponendo il loro linguaggio irriverente che ha letteralmente conquistato l'intera penisola.
Ad aprire la serata al CSC Garage Nardini ore 21 l'ultimo appuntamento della stagione dedicato ai 400 anni dalla morte di Shakespeare. Si tratta del “Riccardo III”, una riscrittura del testo originale diretta e interpretata da Michele Sinisi. Il celebre dramma assume qui la forma di un soliloquio estremo e spiazzante. Del resto il “Riccardo III” si apre proprio con un monologo, che anticipa e condensa tutta la vicenda del protagonista. Su questo incipit originale Sinisi costruisce il suo testo, mescolando suoni metallici e detonazioni improvvise, urla furiose e camminate infinite.

In scena prende corpo un dolore acre che sa di disinfettante e vernice spray, emerge la schizofrenia coatta dello scarto della società, la dimensione più estrema dell’emarginazione. Il Riccardo di Sinisi potrebbe essere un clandestino, un black bloc, un qualsiasi lavoratore caduto in disgrazia. Di fatto è un orfano della società, storpio di attenzioni e accoglienza, egli blatera il suo incomprensibile monologo con testardaggine e livore, rimacina le parole originali in lingua inglese, in moda da restituire loro una voce più profonda e straziante. Le parole shakespeariane vengono così scomposte, reiterate, tornano su se stesse perché faticano a trovare le successive. 

In questo sottosuolo di umori, campeggia in scena un freddo tavolo in acciaio, che si fa luogo di sfogo. Parole e disegni vengono scritti e cancellati in continuazione in un finto movimento che è contorsione vertiginosa della psiche. Accanto al tavolo, freddo, da obitorio, uno spruzzino per lavare via il sangue, l’asta di un microfono, un pallone da spiaggia, cuffie da hipster per sentir la musica e i volti degli spettatori da guardare fissi, uno ad uno. Sinisi orchestra il tutto con un talento magistrale, evidenziando quell’urgenza che
lo porta non a recitare ma “ad essere” in scena, a vivere e far vivere il suo monologo, ad evocare la mostruosità umana con una potenza viscerale assoluta.

Michele Sinisi

Altra atmosfera, ma stessa volontà d'indagare la marginalità umana, attraversa anche il travolgente “Drammatica Elementare” dei Fratelli Dalla Via, che torna al festival, dopo l'assaggio dello scorso anno, nella sua forma definitiva al Teatro Remondini ore 22,30.

Scritto e interpretato da Marta e Diego Dalla Via con la direzione tecnica di Roberto Di Fresco, lo spettacolo, prodotto in collaborazione con La Piccionaia, propone un nuovo, dissacrante abbecedario contemporaneo in forma di racconto, un esperimento di ludo-linguistica che si arrampica su una struttura di tautogrammi e acrostici, per un viaggio che esalta la forza ritmica e contenutistica della lingua italiana.

“Ci ha ispirati pensare che un dizionario contenga tutta una lingua, – commentano Marta e Diego Dalla Via – ma che da solo non basti per possederne i meccanismi. Ci ha travolti pensare al potere che hanno le parole e a come questa possano mutare pensieri e DNA sociale, non solo di un singolo ma di un'intera comunità. Perché siamo quello che parliamo, e le nostre parole sono la nostra casa. 

Che cosa succede quando una nuova parola entra nella nostra vita, spesso a scapito di un’altra?”

“J e W della città di K”, recita il sottotitolo dello spettacolo, evocando i due fratelli gemelli protagonisti del capolavoro di Agota Kristof. Esattamente come loro, i due protagonisti di questa storia sanno leggere, scrivere, far di conto, sono intelligenti ma non si applicano. Espulsi da ogni scuola di ordine e grado, sono stati traditi da chi li doveva tutelare. Così come dei redivivi Hansel e Gretel hanno trovato un altro posto dove studiare e l’hanno distrutto come fosse marzapane. È così che nei due terribili Fratelli Dalla Via si è fatta strada l’idea di inventare una favola scolastica, che ha come obiettivo quello di viaggiare dentro l'evoluzione del lessico con trascinante ironia.

Proseguono anche le attività di audience development, che vedono protagonista “TIPStheater”, con i suo interventi mirati a favorire il coinvolgimento del pubblico e il dialogo con gli artisti e “Abbecedario: B.audience 2016”, percorso guidato per 20 spettatori realizzato in collaborazione con Color Teatri in programma alle ore 18.30 presso il Color Cafè.

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