CASTEL DI SANGRO – È stato presentato sabato 20 agosto, presso il Teatro Tosti di Castel di Sangro, il progetto "Patini vive nella sua città". Si tratta del primo "museo virtuale" della città che nel 1840 diede i natali a Teofilo Patini. Ventitré targhe installate nei luoghi che hanno fatto da sfondo alle tele del pittore, ciascuna delle quali contenente un QR-code
che, una volta scansionato da smartphone o tablet, rinvierà al sito http://ift.tt/2bJ5oTh e permetterà di accedere ai contenuti informativi di ogni singola opera.Accanto a questo, prossimamente, sarà rilasciata l'app "Codice Patini", disponibile gratuitamente su App Store e Google Play: l'applicazione consentirà di muoversi lungo il percorso patiniano attraverso un sistema di geolocalizzazione e di ottenere informazioni audio, video o scritte sull'artista, sull'opera e sulla storia di Castel di Sangro. Per finanziare il progetto, ciascuna targa è stata messa in vendita e acquistata da famiglie e singoli cittadini.
All'evento sono intervenuti il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, il capogruppo di Progetto Comune Alfredo Fioritto e il presidente dell'omonima associazione Francesco Mapelli. Ad illustrare il progetto sono stati la consigliera comunale Raffaella Dell'Erede, Marinella Di Ianni ed Enrico Cincione, tutti curatori del progetto insieme a Cristiana La Selva, conduttrice della serata. Con loro, sul palco, il prof. Cosimo Savastano, insigne studioso di Teofilo Patini, omaggiato della targa "La Catena" e premiato come "munifico divulgatore di cultura" dall'associazione Progetto Comune, curatrice dell'iniziativa insieme all'altra associazione Ars et Cultura.
«Con questo lavoro – spiegano gli ideatori – vogliamo portare Patini fuori dagli spazi museali per riconsegnarlo alle persone e ai luoghi che lo hanno ispirato. In tempi difficili, con un budget di spesa minimo, possono nascere progetti importanti per Castel di Sangro e per il suo turismo, progetti che rimarranno nel corso degli anni e nella memoria della città».
che, una volta scansionato da smartphone o tablet, rinvierà al sito http://ift.tt/2bJ5oTh e permetterà di accedere ai contenuti informativi di ogni singola opera.Accanto a questo, prossimamente, sarà rilasciata l'app "Codice Patini", disponibile gratuitamente su App Store e Google Play: l'applicazione consentirà di muoversi lungo il percorso patiniano attraverso un sistema di geolocalizzazione e di ottenere informazioni audio, video o scritte sull'artista, sull'opera e sulla storia di Castel di Sangro. Per finanziare il progetto, ciascuna targa è stata messa in vendita e acquistata da famiglie e singoli cittadini.
All'evento sono intervenuti il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, il capogruppo di Progetto Comune Alfredo Fioritto e il presidente dell'omonima associazione Francesco Mapelli. Ad illustrare il progetto sono stati la consigliera comunale Raffaella Dell'Erede, Marinella Di Ianni ed Enrico Cincione, tutti curatori del progetto insieme a Cristiana La Selva, conduttrice della serata. Con loro, sul palco, il prof. Cosimo Savastano, insigne studioso di Teofilo Patini, omaggiato della targa "La Catena" e premiato come "munifico divulgatore di cultura" dall'associazione Progetto Comune, curatrice dell'iniziativa insieme all'altra associazione Ars et Cultura.
«Con questo lavoro – spiegano gli ideatori – vogliamo portare Patini fuori dagli spazi museali per riconsegnarlo alle persone e ai luoghi che lo hanno ispirato. In tempi difficili, con un budget di spesa minimo, possono nascere progetti importanti per Castel di Sangro e per il suo turismo, progetti che rimarranno nel corso degli anni e nella memoria della città».