Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno: 291 i morti del terremoto. Ad Amatrice 230, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto

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RIETI - Terremoto Italia centrale: aggiornamento del numero delle vittime e altre informazioni da parte della Protezione civile dalle zone colpite dal sisma e per le zone colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Ieri, sabato 27 agosto 2016. A seguito del decesso dell’uomo ricoverato presso l’ospedale di Perugia e proveniente da Arquata il bilancio delle vittime del terremoto del centro Italia, comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, è salito al momento a 291: 230 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto.
Oggi, domenica 28 agosto 2016. Terremoto Centro Italia: da oggi il coordinamento è a Rieti.

Il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, presiederà oggi, domenica 28 agosto alle ore 12, la riunione d'insediamento della Direzione Comando e Controllo (Di.coma.c) a Rieti, in Largo Graziosi. Al termine dell'incontro, il capo dipartimento incontrerà la stampa per illustrare l'organizzazione della struttura e il programma delle attività.

Con l’istituzione della Di.coma.c a Rieti e la contestuale chiusura del Comitato Operativo - riunito in seduta permanente, a Roma, dalla notte del 24 agosto, subito dopo la scossa -, si trasferisce in prossimità dell'area più colpita il coordinamento delle attività di assistenza alla popolazione e gestione della prima emergenza da parte del Servizio Nazionale della Protezione Civile. La Dicomac promuove l’attuazione degli indirizzi e delle indicazioni operative del capo del dipartimento della
Protezione civile ed opera in raccordo con i centri operativi e di coordinamento attivati sul territorio.

Terremoto Italia centrale: le forze in campo.

Prosegue, nei territori colpiti dal terremoto, l’impegno del Servizio Nazionale della Protezione civile: sono 6120 le forze dispiegate sul territorio tra gli appartenenti alle diverse strutture operative, ai centri di competenza tecnica scientifica e alle aziende erogatrici di servizi essenziali. A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni statali e di quelle delle aree colpite dal sisma, nonché quello delle colonne mobili attivate dalle altre regioni per portare aiuto.

In particolare, 1174 sono i Vigili del Fuoco, 782 gli appartenenti alle Forze Armate e 893 alle Forze di Polizia, a cui si aggiungono 431 unità di personale della Croce Rossa Italiana, 17 del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e 437 uomini e donne delle organizzazioni di volontariato nazionale, nonché 817 del volontariato locale di Lazio, Marche e Umbria e 654 delle colonne mobili proventi da fuori dalle regioni colpite. Ammonta a un totale di 58 il personale dei diversi centri di competenza tecnica e scientifica; circa 445 unità di personale in campo per le aziende erogatrici dei servizi di luce e gas; 203 per gli operatori di telefonia; circa 120 per la viabilità, 30 per le Ferrovie dello Stato; 15 per il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e 44 per il Dipartimento della Protezione civile. I mezzi di soccorso complessivamente impegnati sul territorio sono circa mille.

Sono circa 2500 le persone assistite, ospitate nei 49 campi e strutture allestite allo scopo (19 nel Lazio, 5 nelle Marche e 25 in Umbria) a fronte di una disponibilità complessiva di oltre 3800 posti già attrezzati a cui si aggiunge la possibilità di allestire ulteriori moduli secondo necessità.

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