Gli "italiani" fuggono e fanno "terra bruciata" (1917)




Fonte: Vota Franz Josef

Che qualcuno ci spieghi la necessità di fare "terra bruciata" di Gradisca e degli altri paesi. Quando si fugge si fanno saltare i ponti ed i magazzini, ma perché incendiare i paesi, distruggere case e palazzi pubblici?
Lo spiegava Maria Cantarut a Camillo Pavan (dal minuto 5): "Tutto il cielo era un grande fuoco, facevano scoppiare le munizioni, anche verso Palmanova... Gli arditi mettevano bombe (delle perette) sulle porte ed i bambini si ammazzavano. Gli arditi erano tutti ...delle prigioni, facevano male dove andavano e facevano male ai bambini".
-Perchè lo facevano? -
"Per dispetto, per far morire i tedeschi, perchè loro scappavano e si ritiravano sul Piave... dappertutto buttavano bombe, andavano per le case a rubare, anche a casa nostra. Rubarono due prosciutti a mio papà che scese con la roncola, per fortuna scapparono pensando chissà cosa, altrimenti saremmo morti tutti:
Tutto il cielo era una fiamma, per fortuna pioveva e le strade erano gialle di gas. Se non avesse piovuto saremmo morti tutti: erano gas asfissianti".
Segue, il racconto dell'assassinio della nonna. Maria Cantarut di Brazzano, ebbe il cognome italianizzato in Cantarutti.


Gradisca 28 ottobre 1917
Nel ritirarsi gli italiani distruggevano tutto ciò che non potevano lasciare per non abbandonarlo al nemico. E non vi era stato bisogno
di ripetere la raccomandazione. Tutto bruciava.
Ora anche Gradisca ardeva tutta. Poche case non erano state incendiate. Il resto era stato dato in preda alle fiamme.
In fuga da Caporetto - L’odissea della grande ritirata nel racconto del tenente Vincenzo Acquaviva

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