L'assessore all’Ambiente di Castellammare chiede interventi urgenti. Rischio dissesto idrogeologico: «Serve la messa in sicurezza»
Fonte: Tiziano Valle da Metropolis
Castellammare di Stabia - La messa in sicurezza del Monte Faito «deve essere una priorità per la Regione Campania», secondo Francesco Balestrieri, assessore all'Ambiente con delega al dissesto idrogeologico al Comune di Castellammare di Stabia. L'esponente della Giunta Pannullo annuncia che «in settimana chiederemo nuovamente alla Regione di mettere la questione al centro della discussione», perché «anche se non è competenza del Comune la questione interessa direttamente Castellammare di Stabia e noi siamo chiamati a garantire la sicurezza dei nostri cittadini». Un vero e proprio sos quello lanciato dal Comune a Palazzo Santa Lucia. Il rischio frane preoccupa e i boati avvertiti dai residenti della zona di Pozzano negli ultimi giorni di certo non fanno dormire sonni tranquilli. Il progetto di mettere in sicurezza il Monte Faito finora è rimasto fermo all'annuncio dell'assessore della Regione Campania Sonia Palmeri dello scorso mese di febbraio. Palazzo Santa Lucia, infatti, a seguito di una riunione diramò un comunicato nel quale veniva annunciato che la Regione si sarebbe occupata della messa in sicurezza dell'area ex Fintecna, per un totale di 488 ettari. Un intervento da 10 milioni di euro, tanti quanti i fondi che l'ex amministrazione comunale di Castellammare di Stabia aveva rispedito alla Regione dopo aver registrato che a Palazzo Farnese non c'erano le competenze tali da poter redigere il piano di messa in sicurezza. Da febbraio ad oggi però sono trascorsi 8 mesi e non sono stati fatti passi avanti. Il problema, secondo qualche spiffero che arriva da Palazzo Santa Lucia, è che la Regione non ha ancora deciso a chi affdare la responsabilità di progettare gli interventi. In un primo momento, infatti, si sarebbe pensato ad Arcadis ma secondo il Governatore De Luca l'agenzia regionale va dismessa.
In questo clima d'incertezza generale, tuttavia, il Comune di Castellammare di Stabia avrebbe cominciato a lavorare anche a un possibile piano alternativo e sarebbe pronto ad assumersi la responsabilità di progettare e appaltare gli interventi di manutenzione. In settimana, tuttavia, dovrebbero esserci novità importanti su questo fronte. Il Comune pretende risposte concrete da parte della Regione Campania e soprattutto un'accelerata su questo fronte. Castellammare di Stabia, d'altronde, è la città più a rischio d'Italia per quanto riguarda il dissesto idrogeologico. La mancata manutenzione di canaline, pozzetti e vasche da oltre vent'anni ha provocato un vero e proprio disastro, alimentando la paura di frane per migliaia di cittadini.
Fonte: Tiziano Valle da Metropolis
Castellammare di Stabia - La messa in sicurezza del Monte Faito «deve essere una priorità per la Regione Campania», secondo Francesco Balestrieri, assessore all'Ambiente con delega al dissesto idrogeologico al Comune di Castellammare di Stabia. L'esponente della Giunta Pannullo annuncia che «in settimana chiederemo nuovamente alla Regione di mettere la questione al centro della discussione», perché «anche se non è competenza del Comune la questione interessa direttamente Castellammare di Stabia e noi siamo chiamati a garantire la sicurezza dei nostri cittadini». Un vero e proprio sos quello lanciato dal Comune a Palazzo Santa Lucia. Il rischio frane preoccupa e i boati avvertiti dai residenti della zona di Pozzano negli ultimi giorni di certo non fanno dormire sonni tranquilli. Il progetto di mettere in sicurezza il Monte Faito finora è rimasto fermo all'annuncio dell'assessore della Regione Campania Sonia Palmeri dello scorso mese di febbraio. Palazzo Santa Lucia, infatti, a seguito di una riunione diramò un comunicato nel quale veniva annunciato che la Regione si sarebbe occupata della messa in sicurezza dell'area ex Fintecna, per un totale di 488 ettari. Un intervento da 10 milioni di euro, tanti quanti i fondi che l'ex amministrazione comunale di Castellammare di Stabia aveva rispedito alla Regione dopo aver registrato che a Palazzo Farnese non c'erano le competenze tali da poter redigere il piano di messa in sicurezza. Da febbraio ad oggi però sono trascorsi 8 mesi e non sono stati fatti passi avanti. Il problema, secondo qualche spiffero che arriva da Palazzo Santa Lucia, è che la Regione non ha ancora deciso a chi affdare la responsabilità di progettare gli interventi. In un primo momento, infatti, si sarebbe pensato ad Arcadis ma secondo il Governatore De Luca l'agenzia regionale va dismessa.
In questo clima d'incertezza generale, tuttavia, il Comune di Castellammare di Stabia avrebbe cominciato a lavorare anche a un possibile piano alternativo e sarebbe pronto ad assumersi la responsabilità di progettare e appaltare gli interventi di manutenzione. In settimana, tuttavia, dovrebbero esserci novità importanti su questo fronte. Il Comune pretende risposte concrete da parte della Regione Campania e soprattutto un'accelerata su questo fronte. Castellammare di Stabia, d'altronde, è la città più a rischio d'Italia per quanto riguarda il dissesto idrogeologico. La mancata manutenzione di canaline, pozzetti e vasche da oltre vent'anni ha provocato un vero e proprio disastro, alimentando la paura di frane per migliaia di cittadini.