Aggiornamento del PUT, parte la rivoluzione urbana

Dopo decenni d’immobilismo finalmente un intervento legislativo per far ripartire un vero sviluppo territoriale per Castellammare di Stabia, i Monti Lattari, la Penisola Sorrentina fino a Positano

Castellammare di Stabia - Questa mattina, al palazzetto del mare di Castellammare di Stabia, si è svolto un incontro pubblico organizzato dall’Associazione “Sviluppo e Territorio” con il Vice presidente della Commissione Bilancio Alfonso Longobardi (Gruppo consiliare “De Luca Presidente”) e il vice presidente della Giunta Regionale Fulvio Bonavitacola. Al centro del dibattito il Piano Urbanistico Territoriale e la necessità di aggiornare i vincoli paesaggistici. “E’ un appuntamento storico – ha detto Longobardi - per la rivoluzione urbana delle nostre città che si è già avviata grazie a un mio emendamento al DEFRC (Documento Economico Finanziario Regione Campania) 2017, con il quale ho ottenuto di aggiornare gli strumenti di pianificazione urbanistica. Il territorio da oltre 30 anni attende una vera svolta urbanistica.” Nei giorni scorsi, a Vico Equense, Sindaci e Assessori al ramo della Penisola Sorrentina, compreso il Comune di Positano, su sollecitazione del Consigliere regionale Alfonso Longobardi si sono incontrati per discutere della revisione di questo strumento urbanistico. L’Amministrazione Comunale di Vico Equense ha manifestato grande interesse verso questa iniziativa, divenendo il Comune capofila, cui è stato assegnato il compito di predisporre un documento di sintesi operativo contenente i principali elementi cui tener conto nell’elaborazione del nuovo strumento di pianificazione. "L’intento - ha spiegato l'Assessore all' Urbanistica di Vico Equense Angelo Castellano - è quello di proporre un ragionato aggiornamento all’apparato normativo su cui è fondato il Piano Urbanistico Territoriale dell’Area Sorrentino - Amalfitana contenuto nella legge regionale della Campania 27 giugno 1987, al fine di renderlo più aderente e coerente con le evoluzioni legislative statali e regionali che si sono succedute nel tempo, anche con riferimento alle nuove tecnologie, ai materiali da costruzione e alle energie rinnovabili."
 
"Insieme ai cittadini, - aggiunge Longobardi - alle Amministrazioni locali, nel pieno rispetto dell'ambiente e del paesaggio, cambieremo in positivo il volto urbano di aree da tempo paralizzate, creando sviluppo sano e sostenibile. Aggiorneremo i vincoli superati cambiandoli con una vera regolamentazione del territorio e soprattutto senza cementificare. La prima certezza è che supereremo i vincoli delle zone ricadenti nella "1A" dando così la possibilità di effettuare interventi oggi totalmente e inspiegabilmente vietati. Sono novità importantissime perché i Comuni a oggi sono bloccati anche per interventi di assoluta impellenza come l'adeguamento antisismico o il cambio di destinazione d'uso degli immobili", conclude il consigliere Longobardi.

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