Via Nocera |
Castellammare di Stabia - Il braccio di ferro su «Stabia Scavi», la nuova stazione della Circumvesuviana che dovrebbe vedere la luce all'altezza di viale Europa, arriva davanti al consiglio di Stato. I giudici romani hanno accolto il ricorso presentato dalla società Edilnova, proprietaria dell' area sulla quale dovrebbe essere realizzata l’ opera, contro il consorzio ferroviario San Giorgio Volla Due, concessionario per l'esecuzione dei lavori. Il motivo del contendere? La nota con cui il 22 giugno scorso, il consorzio aveva annunciato l'inizio dell'intervento sui terreni espropriati alla Edilnova, intimando a quest'ultima e ai vertici della Clinica Stabia di rimuovere impianti, manufatti e altri beni dalle aree interessate dai lavori. Le due società si erano rivolte al Tar per ottenere la sospensione dell'atto, ma i giudici amministrativi avevano respinto l’ istanza «in ragione della prevalenza dell'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera». Di diverso avviso è stata la quarta sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato che, con un proprio decreto, ha imposto lo stop riformando l'ordinanza cautelare emessa a settembre scorso dal Tar. Secondo i magistrati romani «occorre mantenere inalterata la situazione di fatto» in vista dell'udienza in camera di consiglio già fissata per giovedì prossimo. Rischiano di allungarsi, dunque, i tempi di realizzazione del nuovo hub. Anche perché, mentre i lavori di raddoppio della linea Torre Annunziata-Moregine-Castellammare procedono, il progetto esecutivo della stazione «Stabia Scavi» attende ancora l'ok definitivo da parte degli enti interessati.
«L'inizio dei lavori è vincolato al completamento dell'iter di approvazione - spiega Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav - Il progetto esecutivo è pronto, va soltanto definito l'adeguamento normativo delle banchine. Poi, dopo l'approvazione, i lavori potranno prendere il via». Distribuita su un piano terra e un piano ammezzato, dotata di un locale commerciale interno e di un parcheggio, la nuova struttura dovrebbe prendere il posto della fermata di via Nocera. Un progetto da circa 20 milioni di euro, a lungo atteso dagli studenti delle scuole di via D'Annunzio, dagli utenti dell'ospedale «San Leonardo» e dai turisti diretti ai siti archeologici di Varano. E al quale anche il Comune, ovviamente, guarda con interesse; «La nuova stazione - sottolinea il sindaco Antonio Pannullo - ci consentirà di potenziare il sistema dei collegamenti e nello stesso tempo, di decongestionare il centro, magari con una zona a traffico limitato più ampia».