13 febbraio al Lyceum di Firenze: La sonata di Milena: un monologo-concerto sulla prima moglie di Einstein

Il 13 febbraio al Lyceum di Firenze pièce teatrale fra musica e scienza di
Franco Pollini ispirata alla compagna di studi e moglie del padre della
teoria della relatività. Voce recitante Benedetta Conte, regia Gabriele
Marchesini. Il violinista Ladislau Horváth e il pianista Sergio Costa
eseguono Beethoven, impersonando Einstein e il figlio Hans Albert.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Lunedì 13 febbraio alle 18 nella sede del Lyceum Club Internazionale di
Firenze sarà rappresentato per la prima volta in Toscana dopo il debutto
del 13 ottobre 2016 a Urbino, con la regia di Gabriele Marchesini e la
voce recitante di Benedetta Conte, il testo drammaturgico “La sonata di
Milena” di Franco Pollini, autore impegnato nel teatro di argomento
scientifico: una pièce teatrale ispirata alla vita della prima moglie e
compagna di studi di Albert Einstein, il cui vero nome era Mileva Marić.
Interpreti musicali Ladislau Petru Horváth, primo violino dell’Orchestra
del Maggio Musicale Fiorentino, e Sergio Costa, recentemente diplomato con
il massimo dei voti, lode e menzione d’onore al Conservatorio “Luigi
Cherubini” di Firenze. Questo spettacolo, a cura di Maria Luisa Dalla
Chiara, è organizzato congiuntamente dalle sezioni Letteratura, Musica,
Scienze e Agricoltura del Lyceum Club Internazionale di Firenze in
collaborazione con il Conservatorio “Luigi Cherubini” e gli Amici della
Musica di Firenze, e con il patrocinio della Regione Toscana.
«Sulla base di notizie storiche – spiega Eleonora Negri, presidente della
sezione Musica - Franco Pollini ha creato una ricostruzione letteraria
molto viva e commovente del personaggio di una donna scienziata il cui
destino non è stato felice. La pièce si sviluppa come un monologo, in cui
Milena ricorda momenti lieti e dolorosi del suo passato con Einstein: la
vita bohémienne dei primi anni, la loro collaborazione scientifica,
l’annus mirabilis (il 1905), in cui Einstein pubblicò quattro articoli
fondamentali che rivoluzionarono la storia della fisica». «Una presenza
importante nella pièce è la musica – continua Eleonora Negri - Franco
Pollini ha immaginato che sulla scena, durante il monologo di Milena, sia
presente lo stesso Einstein, che suona una sonata di Beethoven insieme con
il figlio Hans Albert. Si viene a creare così un dialogo emozionante fra
le riflessioni di Milena e i sentimenti espressi dalla musica. In questa
occasione la voce del violino di Einstein sarà quella di un grande
violinista di oggi, Ladislau Petru Horváth, mentre il figlio Hans Albert
sarà impersonato da un giovane pianista di grande talento, Sergio Costa,
appena diplomato al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze».
L’iniziativa è a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
e fa parte della rassegna “Il sogno. Cultura europea e storia fiorentina”,
sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

FRANCO POLLINI, di formazione teatrale, scientifica e filosofica, si
occupa di argomenti che riguardino il rigore della ragione e l’esplosione
della fantasia, promuovendo attività e curando pubblicazioni. E’ autore
della raccolta di testi per un teatro di argomento scientifico L’Arca di
Gödel (Carocci editore, 2015), all’interno del quale è pubblicato La
Sonata di Milena, per la prima volta rappresentato a Urbino il 13 ottobre
2016.

GABRIELE MARCHESINI, regista teatrale italiano e internazionale (Giappone,
Cina, Messico), è anche attore di reading con musica classica,
contemporanea e jazz. È stato regista, autore e attore di programmi
televisivi e radiofonici per la Rai. Si è confrontato con tutti i generi
dello spettacolo e ha svolto anche un’intensa attività di formazione. Già
docente di teatro per studenti americani (E.c.co University) è autore di
volumi (Conoscere il teatro, L’infinito prima di noi), saggi, testi.

BENEDETTA CONTE, attrice, ha lavorato con vari registi, da Del Bono a De
Rosa, da Cardone a Marchesini. E’ fondatrice dell’ITC Teatro, Compagnia
del Teatro dell’Argine di Bologna con i quali ha collaborato a lungo per
spettacoli e laboratori. Dal 2013 collabora con la Compagnia Teatrale
della Luna Crescente di Imola per allestimenti e attività didattiche.


LADISLAU PETRU HORVÀTH è violinista e direttore d’orchestra. Nato in
Transilvania, a Cluj, dal 1990 è primo violino dell’Orchestra del Maggio
Musicale Fiorentino. E’ stato primo violino ospite nelle orchestre
dell’Accademia Santa Cecilia di Roma, del Teatro Massimo di Palermo, del
Teatro Carlo Felice di Genova, dei Solisti Fiorentini, dell’Orchestra
Internazionale d'Italia, dell’Orchestra Sinfonica di Tenerife. Anche come
solista ha suonato con grandi direttori come Zubin Mehta, Markus Bosch,
Gerd Schaller, Ulrich Brall, Iannis Pandasatos, Alessandro Pinzauti, Carlo
Montanaro, Giuseppe Mega, Mario Rotunda, Gheorghe Mustea. Nel 1991 ha
costituito l'ensemble CONSONANZA, con il quale ha partecipato a festival
importanti: Puccini-Torre del Lago 1993 e 2006, Festival Luso-greco-
italiano 1993 e 1999, Festival di Sorrento 2000 e 2005, festival Osaka
2006 "Sogo Center". Nel 1992 ha fondato l'orchestra Musici Mundi, con la
quale ha suonato nel 1999 il “concerto del millennio" per il Ministero
degli Affari Esteri a Nairobi-Kenia, ha inciso per la casa discografica
Frame e tenuto numerosi concerti. Perfezionatosi con Piero Bellugi, nel
2005 è stato selezionato tra i 38 concorrenti del 1° concorso
internazionale di direzione d'orchestra “Bela Bartók". Ha diretto
l'Orchestra Sinfonica di Sanremo, I Solisti Fiorentini, l'Orchestra
dell'Accademia del Maggio, i Musici Mundi, il Coro e l'Orchestra della
Cappella Musicale Fiorentina, l'Orchestra Palcoscenico dell'Accademia di
Pescara, Orchestra Risonanza, l'Orchestra "Askania". In seguito ad un
concerto con l'Orchestra dell'Accademia del Maggio cui era presente il M°
Riccardo Muti, ha avuto la nomina di direttore principale e maestro
concertatore dei Solisti Fiorentini. (direttori onorari: M° Zubin Mehta e
M° Riccardo Muti)



SERGIO COSTA nasce a Bagno a Ripoli (Firenze) nel 1995. Inizia lo studio
del pianoforte in giovane età e a undici anni è ammesso al Conservatorio
di Musica "Luigi Cherubini" di Firenze sotto la guida di Giovanni
Carmassi; dal 2013 prosegue i suoi studi con Maria Teresa Carunchio sempre
al Cherubini, dove nel 2016 si diploma con il massimo dei voti, lode e
menzione d’onore. Ha già al suo attivo numerosi concerti solistici, fra i
quali l'esecuzione della Fantasia Corale op. 80 di Beethoven con
l'Orchestra e il Coro del Conservatorio Cherubini nella chiesa di Santo
Spirito e l’esecuzione del Concerto n. 4 di Beethoven con l’Orchestra
Sinfonica del Conservatorio Cherubini diretta dal M. Paolo Ponziano
Ciardi. È inoltre impegnato in varie formazioni di musica da camera sotto
la guida di Daniela De Santis: si è esibito in duo con la violoncellista
Matilde Michelozzi e in trio assieme anche alla violinista Eleonora
Zamboni, suonando in importanti rassegne come le ultime tre edizioni del
Festival del Maggio Musicale Fiorentino, la 59esima edizione del Festival
dei Due Mondi di Spoleto e il Festival Musicale delle Nazioni. In
occasione della Notte Bianca fiorentina 2015, ha partecipato al festival
“Bach in Black”, organizzato dall'associazione “La Pasqua di Bach” ed
eseguendo, assieme ad altri 23 pianisti, l'integrale del Clavicembalo ben
temperato. Nel 2016 è risultato vincitore di tre primi premi assoluti al
Concorso Pianistico Internazionale di Spoleto, al Concorso Internazionale
“Premio Crescendo” di Firenze con il premio speciale assegnato dalla
giuria e al Concorso Pianistico Internazionale “Città di Rocchetta”.

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