La Primavera ha fatto capolino sull’isola e gli olivicoltori de L’Oro di Capri già sono scesi in campo con una tre giorni dedicata alla potatura degli antichi olivi

Capri - Rispettando i tempi scanditi dall’orologio della natura, i soci dell’Oro di Capri si sono riuniti nella Sala Video Wall del Centro Mario Cacace per apprendere le nozioni degli esperti e per confrontarsi sulle metodologie riguardanti la potatura: gli incontri, che si sono tenuti in quest’ ultimo weekend , sono iniziati con la lezione frontale di un esperto agronomo, il quale ha spiegato l’importanza di tale processo per la buona resa dell’olio. L’agronomo inoltre ha illustrato la specificità dell’ulivo caprese, dando consigli utili su come operare sia all’interno degli oliveti secolari che di quelli più giovani. Sono state spiegate le tempistiche della potatura, che deve avere cadenza annuale per permettere agli olivi di fruttificare al meglio, ed inoltre sono stati elencati i metodi meno invasivi per effettuare le diverse procedure. Al termine del primo incontro sono stati annunciati i prossimi step, come il controllo della mosca, il micidiale nemico dell’ulivo, un parassita che viene tenuto a bada con accorgimenti tradizionali come le famose trappole con la torula o l’utilizzo del caolino.
 
Nella seconda fase pratica, i soci dell’Oro di Capri, appassionati della cultura delle olive e custodi dell’habitat naturale, nonostante nella vita svolgano attività imprenditoriali in diversi ambiti, si sono cimentati in prima persona, sotto le direttive del coordinatore Carlo Lelj Garolla, nella difficile "arte" della potatura. Una giornata a contatto con la natura per soci ed appassionati negli uliveti di Mesola, in un atmosfera agreste, proprio in sintonia con quello che è lo spirito dell’associazione nata nel 2014, ovvero quello riportare in auge le antiche tradizioni isolane con la finalità di tutelare l’ambiente ed il paesaggio rurale caprese.

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