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Faito |
Vico Equense - Su proposta del Sindaco
Andrea Buonocore e dell’assessore al Faito
Laura del Pezzo, è stata accolta presso la
Regione Campania la proposta di
"attribuzione di monumentalità" a quattro faggi secolari del
Faito. Dotati di eccezionali caratteristiche biologiche questi alberi sono tra i più longevi d’Italia, con una smisurata valenza culturale. Testimoni viventi della ormai estinta industria della neve. Questi piante, infatti, bordavano le neviere, le fosse dove, un tempo, nel periodo invernale si ammassava la neve, che erano foderate da uno strato coibentato costituito da fogliame secco proveniente sempre dagli alberi di faggio. Uno stratagemma ideato, per proteggere la neve dal calore del suolo e dai venti di scirocco per assicurarne la consistenza fino al giungere del periodo estivo, quando dopo essere stata cavata, la neve era trasformata in blocchi di ghiaccio per essere
trasportata e venduta in tutta la penisola sorrentina e nei paesi del vesuviano. La legislazione sul patrimonio ambientale (legge n.10/2013 e decreto ministeriale 23/10/2014) oltre a dettare regole per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, stabilisce l’obbligo per ogni Comune di censire i propri alberi monumentali con il coordinamento delle Regioni e del Corpo Forestale dello Stato. Agli alberi monumentali è riconosciuto non solo un valore botanico, ma una rilevanza culturale, infatti, un albero monumentale non è solo un “grande albero di bell’aspetto”, ma lo si può considerare quasi un “sopravvissuto”, la testimonianza di un paesaggio, di un ecosistema, di un uso del suolo e di una precisa fase della vita degli uomini che attraverso le generazioni l’hanno piantato, accudito e ne hanno beneficiato. La catalogazione è mirata all’istituzione di un albo delle piante monumentali per garantirne la conservazione e la valorizzazione in base a precisi caratteri di rilevanza storica, ambientale e culturale ed a preservare gli alberi da abbattimenti e potature arbitrari e da eventuali danni procurati da terzi. La proposta del Comune di Vico Equense ha interessato inoltre anche il famoso Eucalyptus di Matignano, per età e dimensioni, e il Tiglio di Massaquano per età, valore religioso, culturale e paesaggistico. Entro la fine di febbraio dovrebbero essere già inseriti nell'elenco degli alberi monumentali d'Italia.
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