Andrea Buonocore |
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - «Non sono gradito da una parte degli iscritti e dunque ho deciso di non sottoscrivere la tessera evitando polemiche. Spero che l’atmosfera possa cambiare, così come l’atteggiamento generale portato avanti anche nei miei confronti nel corso degli ultimi tempi». Dalle voci di corridoio alle conferme ufficiali. Andrea Buonocore ha deciso di non sposare la causa del Pd e non aderisce al partito. Niente tesseramento per il sindaco di Vico Equense. Una decisione che era nell’aria da tempo a causa anche delle profonde fratture dovute al “papocchio” elettorale dello scorso maggio. C’è un’ampia pattuglia di democrat della prima ora, a cominciare dai fondatori del circolo locale dedicato al compianto sindaco Carlo Fermariello, che non hanno mandato giù l’inciucio a sorpresa stretto tra la coalizione di Buonocore e l’ex segretario locale dem Franca Rossi la quale, all’insaputa di alcuni tesserati, decise di tirare la volata all’attuale fascia tricolore firmando l’ingresso in squadra della lista Pd. Un accordo bocciato da Tar e Consiglio di Stato che confermarono l’esclusione dei candidati democratici piazzati al fianco dei reduci della consiliatura di centrodestra dell’ex sindaco Gennaro Cinque. Eppure, tuttora, anche sui social network, Rossi rivendica apertamente il supporto a Buonocore e tutto ciò nonostante questo precedente rappresenti uno dei motivi che hanno provocato il commissariamento. Il congresso Pd ci sarà prima dell’estate, ma le parti sono ancora troppo distanti e Paolo Persico, commissario cittadino locale dallo scorso autunno, tenta di fare da mediatore.
Dal suo canto, lo stesso Persico ha chiaramente detto che per il momento il Pd di Vico Equense non è in maggioranza né dà alcun valore al patto elettorale stretto tra Rossi e Buonocore. E tutto ciò a dispetto della regìa dello stesso consigliere regionale Mario Casillo che, su impulso dello stesso Cinque, benedì l’ingresso dei democrat nella squadra di Buonocore. Oltre al sindaco, a quanto pare, anche gli assessori Laura Del Pezzo (che per Rossi rappresenta il Pd in giunta) e Angelo Castellano non sottoscriveranno la tessera del partito. Il cammino verso il congresso rimane in salita e il numero delle adesioni, 48 fino a domenica scorsa, rappresenta una base di partenza su cui Persico cerca di allestire un programma ambizioso per ripulire il volto a un circolo locale che sta attraversando probabilmente la fase più delicata degli ultimi cinque anni. In tal senso si inserisce la Carta democratica, il progetto targato Persico per dettare norme e fissare capisaldi determinati per il Pd locale a caccia di identità e nuove mission politiche. Magari all’interno dell’amministrazione comunale.