Il termine ultimo per la gara sull'accoglienza dei migranti scade il 22 febbraio
Penisola sorrentina - Nessuna richiesta. Il bando per l'accoglienza dei migranti rischia di andare deserto. La penisola sorrentina alza le barricate e finora non sono state presentate proposte o istanze alla Prefettura di Napoli. Sia chiaro, c'è tempo sino al prossimo 22 febbraio. Ma tutto fa pensare che come già capitato in passato - l'ipotesi di vedere extracomunitari ospitati a Sorrento cada definitivamente. Alcuni giorni fa si diffuse la voce secondo la quale l'hotel Cavour di Sorrento aveva presentato un'istanza all'attenzione della Prefettura. Una notizia priva di ogni fondamento tant'è che il proprietario del complesso ricettivo di via Capo, Salvatore Starita, smentì seccato le indiscrezioni: "Non ci penso, tutto falso. Non ho mai neppure lontanamente pensato alla possibilità di aderire al bando della Prefettura di Napoli". Un concetto molto simile a quello espresso nella pancia di Facebook da tanti cittadini. La tensione è alle stelle. Il Comune di Sorrento, attraverso l'assessore Massimo Coppola, si è detto contrario alla richiesta di attivazione da parte dell'ormai ex prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone: "Prima di pensare all'ospitalità dei migranti - disse Coppola durante l'incontro di alcune settimane fa - la Prefettura si attivi decisivamente per risolvere la questione dei rom e della micro-delinquenza che imperversa da tempo nei vagoni della Circumvesuviana. Siamo una realtà turistica e questa deve essere la priorità". Lo stesso disse più o meno Mario Russo, presidente del consiglio comunale della vicina Piano di Sorrento: "Non riusciamo a soddisfare le legittime i chieste di supporto dei nostri concittadini, figuriamo ora se dovessimo ospitare migranti in penisola sorrentina". Dichiarazioni che non piacquero affatto al Partito democratico di Sorrento che con il consigliere comunale di minoranza Francesco Mauro stigmatizzò pesantemente le parole di Coppola. Ora ad accendere la miccia c'è la fake news sugli extra comunitari pronti a portare in processione la statua i Sant'Antonino. Un corto circuito vero e proprio sulla pelle anche dei rifugiati politici. (Fonte: sa.da da Metropolis)
Penisola sorrentina - Nessuna richiesta. Il bando per l'accoglienza dei migranti rischia di andare deserto. La penisola sorrentina alza le barricate e finora non sono state presentate proposte o istanze alla Prefettura di Napoli. Sia chiaro, c'è tempo sino al prossimo 22 febbraio. Ma tutto fa pensare che come già capitato in passato - l'ipotesi di vedere extracomunitari ospitati a Sorrento cada definitivamente. Alcuni giorni fa si diffuse la voce secondo la quale l'hotel Cavour di Sorrento aveva presentato un'istanza all'attenzione della Prefettura. Una notizia priva di ogni fondamento tant'è che il proprietario del complesso ricettivo di via Capo, Salvatore Starita, smentì seccato le indiscrezioni: "Non ci penso, tutto falso. Non ho mai neppure lontanamente pensato alla possibilità di aderire al bando della Prefettura di Napoli". Un concetto molto simile a quello espresso nella pancia di Facebook da tanti cittadini. La tensione è alle stelle. Il Comune di Sorrento, attraverso l'assessore Massimo Coppola, si è detto contrario alla richiesta di attivazione da parte dell'ormai ex prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone: "Prima di pensare all'ospitalità dei migranti - disse Coppola durante l'incontro di alcune settimane fa - la Prefettura si attivi decisivamente per risolvere la questione dei rom e della micro-delinquenza che imperversa da tempo nei vagoni della Circumvesuviana. Siamo una realtà turistica e questa deve essere la priorità". Lo stesso disse più o meno Mario Russo, presidente del consiglio comunale della vicina Piano di Sorrento: "Non riusciamo a soddisfare le legittime i chieste di supporto dei nostri concittadini, figuriamo ora se dovessimo ospitare migranti in penisola sorrentina". Dichiarazioni che non piacquero affatto al Partito democratico di Sorrento che con il consigliere comunale di minoranza Francesco Mauro stigmatizzò pesantemente le parole di Coppola. Ora ad accendere la miccia c'è la fake news sugli extra comunitari pronti a portare in processione la statua i Sant'Antonino. Un corto circuito vero e proprio sulla pelle anche dei rifugiati politici. (Fonte: sa.da da Metropolis)