BAGHDAD - Il primo ministro dell'Iraq, Haydar al-'Abadi, assieme al ministro del Petrolio, Jabbar al-Luaibi, ha incontrato oggi a Baghdad l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. Durante l’incontro, che segue quello avvenuto nel febbraio scorso a Roma, l’Ad di Eni, il primo ministro al-'Abadi e il ministro al-Luaibi hanno discusso delle prospettive di sviluppo del settore petrolifero in Iraq e in particolare delle attività di sviluppo del giacimento di Zubair, operato da Eni, uno dei giacimenti più grandi e importanti del paese.
A inizio marzo 2016 sono stati infatti avviati tre nuovi impianti di ultima generazione per il trattamento di olio, gas e acqua (Initial Production Facilities – IPF) che assieme a quelli già esistenti, ristrutturati e ammodernati, hanno aumentato la capacità di trattamento dell’olio e del gas di Zubair a circa 650 mila barili al giorno (boed) e consentiranno anche di massimizzare l’utilizzo del gas associato. Oltre alle operazioni di trattamento, questi impianti hanno una capacità di iniezione di acqua in giacimento di 300 mila barili al giorno, che sarà determinante per aumentare ulteriormente la produzione di idrocarburi di Zubair.
Continuano inoltre le attività di costruzione di un ulteriore impianto di trattamento olio con una capacità di 200.000 barili di olio al giorno addizionali.
Dall'ingresso nel paese, Eni ha più che raddoppiato la produzione passando da 180mila boed agli attuali 420mila boed. Inoltre, l'iniezione di acqua è passata da zero a oltre 400mila boed garantendo la massimizzazione delle riserve e del recupero. Grazie alle competenze distintive di Eni e all’importante formazione effettuata sulle risorse locali, l'efficienza operativa è drasticamente migliorata sia in termini di produttività dei pozzi sia in termini di capacità di perforazione e gestione impiantistica. I notevoli risultati ottenuti nel miglioramento delle performance tecnico-operative di Zubair sono stati ottenuti con eccellenti performances in termini di sicurezza del lavoro e nel rispetto dell’ambiente.
Inoltre, i costi unitari di produzione - riporta ancora il comunicato stampa - sono stati più che dimezzati rendendo Eni top performer nel paese, come riconosciuto dalle autorità irachene. Eni è stata, inoltre, molto attenta alla valorizzazione delle risorse locali sia tramite importanti opportunità di formazione sia attraverso con un massiccio impiego di manodopera irachena.
Durante l’incontro, infine, l’AD di Eni ha confermato l’impegno di aumentare ulteriormente gli investimenti di sostenibilità nei prossimi anni con particolare attenzione al settore dell'educazione e la ristrutturazione edilizia delle scuole nella provincia di Bassora, nella quale Eni opera, oltre a mantenere alto il livello di performance tecnico-operative di Zubair.
Eni è presente in Iraq dal 2009. La produzione è fornita dal giacimento di Zubair (Eni operatore con una quota del 41,6%) che nel 2016 ha prodotto 67 mila barili al giorno in quota Eni. Le attività di produzione e sviluppo sono regolate da un Technical Service Contract.