Sicilia terra maledetta






Non è un pendolo che oscilla, ma un cucciolo impiccato. Angioletto mio, cosa avrai fatto di male per meritare questo, che neanche nel Medioevo sarebbero stati capaci? Questa è la Sicilia, nonostante i buonisti dell'ultima ora e i sostenitori del "non fate di tutta l'erba un fascio". Invece possiamo fare un gran bel fascio di merda, fra cacciatori, pastori, delinquenti o teppistelli che singolarmente o in gruppo si divertono così, che la figa non la vedono neanche in cartolina.
O vogliamo parlare dei Comuni o delle Asl mafiose e corrotte?
O vogliamo parlare delle ForSe dell'Ordine che ignorano o minimizzano il problema?
O vogliamo parlare dei Magistrati a cui non frega una beata minchia, come dimostrano i numerosissimi maltrattamenti senza processo o addirittura senza che venga aperto un cazzo di fascicolo?


Oppure pensate
che se NON ESISTONO praticamente CONDANNE per reati contro gli animali significa che, in fondo in fondo, non vengano poi bastonati, torturati, uccisi, avvelenati, impiccati, bruciati o trascinati a morire?
Oppure pensate che questa foto sia un caso isolato e che non succeda ogni cazzo di giorno in ogni cazzo di angolo della Sicilia? No signori, questa è normalità, semmai non ne siete a conoscenza o, cosa ben peggiore, vi rifiutate di esserlo.
Non cominciare a rompere il cazzo che succede ovunque, perché non sposta di una virgola lo SCHIFO che c'è QUI dove viviamo, perché le vergogne di altre ragioni aggravano la situazione nel complesso e non ci consolano, perché sarebbe come giustificare la lapidazione o la pena di morte sol perché esiste altrove.
Aspetto con ansia la prossima manifestazione nazionale a cui parteciperanno migliaia di persone per un morto, un morto dimmerda, salvo poi ritrovarci davanti ai canili lager, alle Asp, ai Tribunali a lottare per i Vivi che poi saranno i prossimi morti in 3, 4 o se va bene in 5.
In questa terra maledetta alligna un mostro incurabile fatto di ignoranza, cattiveria e impunità, al cui apice, quale male dei mali, sta l'odiosissimo uomo medio del "nenti sacciu, nenti vitti", colpevole di alimentare quotidianamente l'inciviltà, il degrado e l'omertà che ormai ci contraddistinguono vergognosamente.





Al prossimo morto.

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