Formazione degli insegnanti per il sostegno, "anche la conoscenza delle tecnologie assistive"

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Franco Bettoni
ROMA - “All’audizione delle Commissioni VII (Cultura) e XII (Affari sociali) riunite della Camera lo scorso 30 gennaio 2017, dopo aver consegnato una nostra proposta di emendamenti ai decreti attuativi della Legge 107 (cosiddetta “Buona scuola”) che devono essere profondamente rivisti per rispondere alle necessità dei nostri bambini/ragazzi inclusi nella scuola, abbiamo sottolineato che è per noi inaccettabile la soppressione dell’art. 15 della legge 104/92 alla quale consegue che le famiglie e le Associazioni dei disabili vengono escluse dal percorso che definisce le risorse necessarie per il sostegno e rivendicato la necessità di ripristinare il numero massimo di alunni per classe a 20”.

Con queste dichiarazioni il presidente nazionale FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) Franco Bettoni - che ha partecipato all’audizione - ha tenuto, peraltro, ad evidenziare come la causa dell’inadeguatezza dei decreti sia da imputarsi anche al fatto che, agli incontri dei mesi scorsi tra le rappresentanze politiche e tecniche del MIUR e le Associazioni, non ha mai fatto seguito, da parte del Ministero stesso, l’invio di una bozza di testo che permettesse un reale confronto su quanto recepito.

“In merito alla formazione degli insegnanti per il sostegno - ha aggiunto il presidente Bettoni - abbiamo poi ribadito la necessità di una formazione più specifica che comprenda anche la conoscenza delle tecnologie assistive, per favorire l’inclusione scolastica e facilitare l’apprendimento dei ragazzi con disabilità, rilevando che la continuità didattica così formulata, non è assolutamente garantita considerando che, per noi, non riguarda solo quella del docente per il sostegno”.

“Inoltre - ha precisato ulteriormente il presidente della FAND - nel decreto 380 che riguarda i servizi per l’infanzia (0/3 anni), il MIUR sembra essersi 'dimenticato' di come debbano essere adeguatamente formati gli educatori; pertanto chiediamo con forza che, nel percorso formativo vengano inseriti almeno 60 CFU (Crediti Formativo Universitario) sulle tematiche della disabilità specificatamente riferiti a quei primi anni di vita, come condizione indispensabile per un corretto sviluppo del bambino con disabilità al fine di prevenire disabilità 'secondarie'”.

“Dunque - conclude Bettoni - al fine di colmare il divario tra le richieste della FAND ed i testi dei decreti, sono già in corso contatti con il Presidente e le relatrici delle due Commissioni, affinché a questo primo incontro ne seguano altri per un opportuno e indispensabile confronto con le Associazioni di disabili”.

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