Andrea Buonocore |
Fonte: Metropolis
Vico Equense - Nessuna battaglia bis al Consiglio di Stato. Il sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore può dormire sonni tranquilli. L'opposizione guidata dal consigliere Maurizio Cinque ha "suggerito" alla sua candidata non eletta Mariateresa Eusebio di chiudere qui la battaglia legale ingaggiata con il primo cittadino. No dunque a un giudizio bis sull'esito delle amministrative 2016 e in particolare sui 32 voti di differenza che al ballottaggio hanno permesso a Buonocore di battere sul filo di lana proprio Cinque. Il leader di minoranza, già a caldo, quando Eusebio presentò ricorso al Tar della Campania, fece trapelare freddezza. Lo stesso ha fatto l'altro giorno a margine della sentenza emessa dai giudici amministrativi. «Ho accettato il verdetto già la notte del 19 giugno, adesso si pensi esclusivamente a governare per il bene di Vico Equense» le parole di Cinque su cui un "altro" Cinque, Gennaro, l'ex sindaco oggi assessore con delega ai lavori pubblici, nell'ultimo fine settimana è entrato in tackle: «Bravi ragazzi, Maurizio però poteva prendere le distanze già da tempo e non ora che il Tar ha respinto il ricorso di Eusebio».
Insomma, ora Buonocore può andare avanti per davvero per la propria strada. Anche c'è da tenere in considerazione un altro elemento non di secondo piano: è tuttora aperta l'inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata sulla bagarre scoppiata presso l'ufficio elettorale del Comune lo scorso 7 maggio, il giorno in cui vennero presentati i documenti di liste e candidati sindaci e consiglieri. Sul tavolo dell'autorità giudiziaria ci sono sei diversi esposti presentati dalle varie coalizioni scese in campo. Riflettori accesi in particolare sulla lista del Pd che fu esclusa per mancanza di documenti. Secondo l'ex segretario del circolo locale democrat Franca Rossi (oggi c'è il commissario cittadino Paolo Persico), le fu impedito di protocollare tutto a causa di presenze non autorizzate in municipio.