Ancora ritardi: Sorrento si ritira da capofila, Vico Equense conferma il no alla delibera. Cambia il coordinatore: Izzo a Piano, subentra Borrelli. SantAgnello: “verificare i costi”
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - Scintille. Scambi di accuse. Tensione anche negli sguardi. Il summit tra i sindaci della penisola sorrentina per il riassetto dei servizi sociali diventa inizialmente una resa dei conti. Poi viene siglato l'armistizio, ovviamente a tempo. Trovato l'accordo sul "traghettatore" del Piano sociale di zona - al posto di Gennaro Izzo, richiamato dal Comune di Piano di Sorrento, c'è Mariaelena Borrelli del Comune di Sorrento - ma resta in bilico l'adesione del Comune di Vico Equense alla nuova azienda consortile che dovrà rimpiazzare l'organismo nel 2017. In caso di "no" definitivo, si rischia il commissariamento da parte della Regione Campania. Tutto ciò mentre l'amministrazione di Sorrento si fa definitivamente da parte dal ruolo di capofila. L'incontro si è tenuto ieri mattina al municipio di Sorrento. C'erano tutti i sindaci. Anche Andrea Buonocore: il primo cittadino di Vico Equense ha dovuto subire una sorta di "processo" per la decisione clamorosa di fare dietrofront sull'azienda consortile speciale che dovrà rimpiazzare l'ufficio del Piano di zona. Si tratta di un progetto su cui negli ultimi due mesi si sono susseguite trattative e vertici. Poi Vico Equense, a pochi giorni dall'approvazione dello statuto, ha alzato la bandiera del No. Motivo? Secondo il Comune aumenterebbero i costi di partecipazione. E quindi dietrofront.
Un ritiro che ha fatto irritare il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo che durante l'incontro ha rimarcato un concetto: «Se avevate perplessità su questo progetto dovevate dirlo prima non adesso a fine anno» la frase rivolta a Buonocore. A Cuomo si è unito, con diplomazia, la fascia tricolore di Sant'Agnello Piergiorgio Sagristani che ha tentato di stemperare i toni anche con il collega Pd di Meta Giuseppe Tito di recente finito ai ferri corti con Buonocore. Pomo della discordia? La scelta di Tito di silurare il segretario comunale Luigi Salvato, che ricopriva contemporaneamente lo stesso incarico pure Vico Equense. Buonocore si è ritrovato da un momento all'altro con il funzionario a tempo e stipendio pieni. E soprattutto era stato tenuto all'oscuro da Tito di questa scelta. Da lì si sono interrotti i rapporti. Proprio mentre Tito, pochi giorni dopo, ha ingaggiato un battibecco social con Sagristani sul nuovo impianto di illuminazione ai Colli. Una riunione serrata nel corso della quale il sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino ha tenuto duro sulla decisione di richiamare in municipio il proprio dipendente comunale Gennaro Izzo, in distacco da anni come coordinatore del Piano sociale di zona. Per la successione Cuomo ha fornito la disponibilità a convergere sul nome di Mariaelena Borrelli. Sia chiaro: ci sono ancora problemi per la nuova azienda speciale. Il rischio (concreto) è che se Vico Equense non dovesse aderire a questa forma di compartecipazione per l'erogazione dei servizi l'ambito dei Comuni della penisola potrebbe essere commissariato. Senza dimenticare un altro elemento decisivo: Sorrento non vuole più essere il Comune capofila. E i costi eccessivi e superiori con la nuova azienda speciale? Sagristani ha chiesto ai sindaci di avviare con i segretari comunali una verifica sulla sussistenza o meno dell'allarme fatto palesare da Vico Equense.
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - Scintille. Scambi di accuse. Tensione anche negli sguardi. Il summit tra i sindaci della penisola sorrentina per il riassetto dei servizi sociali diventa inizialmente una resa dei conti. Poi viene siglato l'armistizio, ovviamente a tempo. Trovato l'accordo sul "traghettatore" del Piano sociale di zona - al posto di Gennaro Izzo, richiamato dal Comune di Piano di Sorrento, c'è Mariaelena Borrelli del Comune di Sorrento - ma resta in bilico l'adesione del Comune di Vico Equense alla nuova azienda consortile che dovrà rimpiazzare l'organismo nel 2017. In caso di "no" definitivo, si rischia il commissariamento da parte della Regione Campania. Tutto ciò mentre l'amministrazione di Sorrento si fa definitivamente da parte dal ruolo di capofila. L'incontro si è tenuto ieri mattina al municipio di Sorrento. C'erano tutti i sindaci. Anche Andrea Buonocore: il primo cittadino di Vico Equense ha dovuto subire una sorta di "processo" per la decisione clamorosa di fare dietrofront sull'azienda consortile speciale che dovrà rimpiazzare l'ufficio del Piano di zona. Si tratta di un progetto su cui negli ultimi due mesi si sono susseguite trattative e vertici. Poi Vico Equense, a pochi giorni dall'approvazione dello statuto, ha alzato la bandiera del No. Motivo? Secondo il Comune aumenterebbero i costi di partecipazione. E quindi dietrofront.
Un ritiro che ha fatto irritare il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo che durante l'incontro ha rimarcato un concetto: «Se avevate perplessità su questo progetto dovevate dirlo prima non adesso a fine anno» la frase rivolta a Buonocore. A Cuomo si è unito, con diplomazia, la fascia tricolore di Sant'Agnello Piergiorgio Sagristani che ha tentato di stemperare i toni anche con il collega Pd di Meta Giuseppe Tito di recente finito ai ferri corti con Buonocore. Pomo della discordia? La scelta di Tito di silurare il segretario comunale Luigi Salvato, che ricopriva contemporaneamente lo stesso incarico pure Vico Equense. Buonocore si è ritrovato da un momento all'altro con il funzionario a tempo e stipendio pieni. E soprattutto era stato tenuto all'oscuro da Tito di questa scelta. Da lì si sono interrotti i rapporti. Proprio mentre Tito, pochi giorni dopo, ha ingaggiato un battibecco social con Sagristani sul nuovo impianto di illuminazione ai Colli. Una riunione serrata nel corso della quale il sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino ha tenuto duro sulla decisione di richiamare in municipio il proprio dipendente comunale Gennaro Izzo, in distacco da anni come coordinatore del Piano sociale di zona. Per la successione Cuomo ha fornito la disponibilità a convergere sul nome di Mariaelena Borrelli. Sia chiaro: ci sono ancora problemi per la nuova azienda speciale. Il rischio (concreto) è che se Vico Equense non dovesse aderire a questa forma di compartecipazione per l'erogazione dei servizi l'ambito dei Comuni della penisola potrebbe essere commissariato. Senza dimenticare un altro elemento decisivo: Sorrento non vuole più essere il Comune capofila. E i costi eccessivi e superiori con la nuova azienda speciale? Sagristani ha chiesto ai sindaci di avviare con i segretari comunali una verifica sulla sussistenza o meno dell'allarme fatto palesare da Vico Equense.