Fonte: Si viaggia
I geologi hanno lanciato l’allarme: Sicilia, Campania e Calabria sono a rischio tsunami. La minaccia arriva dal vulcano sommerso Marsili, che si trova sotto il Tirreno tra la costa del Cilento e quella della Calabria ed è il più attivo del Mediterraneo. Il vulcano infatti è ancora in attività, tanto che recentemente è stata registrata una scossa di magnitudo 3.2 proprio nei pressi del Marsili, fenomeno non avvertito sulla costa in quanto avvenuto in profondità. Il supervulcano tuttavia, potrebbe risvegliarsi e provocare uno tsunami, che nel giro di 30 minuti travolgerebbe le coste di Calabria, Sicilia e Campania senza lasciare scampo agli abitanti.
È quello che temono il Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli e l’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia): “ll Marsili è attivo per cui può risvegliarsi in qualsiasi momento. Lo stesso discorso vale per il Vesuvio a Napoli. In caso di allarme la gente non farebbe neanche in tempo a scappare”. “Il Marsili è un vulcano attivo che sta nel mare. Il pericolo di una esondazione è reale: il vulcano c’è e non è spento. Siamo a rischio”, ha concluso Francesco Dramis, professore di Geomorfologia presso l’Università Roma Tre. Intanto i geologi rimangono all’erta, attenti per quanto possibile a cogliere ogni minimo segnale che possa annunciare un’imminente eruzione del vulcano.