NAPOLI - Danza al Piccolo Bellini di Napoli, dal 15 al 20 novembre 2016. Il 15 novembre, alle ore 21,15 PASSANTI, coreografia Elwira Piorun, Karolina Rychlik; con HumanBodies Project. Produzione ArtGarage – NEO dance network, partners della produzione Interno 5 (Italia), Zawirowania Dance Theater (Polonia). ArtGarage produce spettacoli, eventi, coreografia e sperimenta nuovi linguaggi della danza attraverso nuove tecnologie e strumenti.
Da questa sperimentazione, in collaborazione con NEO, nasce anche Human Bodies Project, progetto di scambi e residenze di e con autori provenienti da altri paesi dove i danzatori, precedentemente selezionati, possono confrontarsi sui nuovi linguaggi. Passanti di Elwira Piorun & Karolina Rychlik nasce dall'osservare le immagini della città e del suo movimento, e prende spunto dagli spaccati di vita quotidiana, raccogliendone le emozioni e il ritmo della vita. Napoli vista con gli occhi due artiste / turiste.Il 17 e 18 novembre, alle ore 21,15, WHY ARE WESOF***ING DRAMATIC?, idea e coreografia Francesca Penzo, Tamar Grosz; con Francesca Penzo, Tamar Grosz. Produzione Fattoria Vittadini, Interno 5 in coproduzione con NEXT - Regione Lombardia, con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Comune di Milano. Ogni anno gli scienziati pubblicano la descrizione di circa 17.000 nuove specie animali. Oggi indagheremo una nuova specie: “Theyoungindipendentwoman”: ne riveleremo la natura complessa, l'analizzeremo con scientificità e disincanto. Sottolineremo il non detto e l'ovvio di quel meraviglioso fenomeno che è l'essere femminile. Con un approccio paragonabile a quello di un documentario del National Geographic, si offre al pubblico uno sguardo scientifico, ma al tempo stesso ironico, sulle dinamiche di relazione proprie del genere femminile. Il lavoro coreografico si è sviluppato attorno ai processi che avvengono ciclicamente all'interno del corpo femminile che, cadenzati dalle fasi del ciclo mestruale, ne costruiscono la struttura drammaturgica e sonora, la spina dorsale attorno alla quale si sono sviluppate le scene. Sarà una voce fuori campo a guidare lo spettatore, invitandolo a osservare l'attività di questi due esemplari femminili durante le diverse fasi del ciclo.
Il 19 e 20 novembre, alle ore 21,15, TO BE OR BODY, regia, coreografia e luci di Antonello Tudisco; con Gaetano Montecasino e l'incursione artistica dei partecipanti al workshop Looking for Someone. Produzione Interno 5 con il sostegno del MIBACT. To be or body parte dall’analisi delle fotografie di Robert Mapplethorpe per indagare il rapporto tra corpo e società, per individuare un “bello” che sia anche concreto e passionale, in una sola parola: “reale”. Si cerca l'azione come "forma perfetta" intendendo il corpo come un paesaggio non effimero che nell'atto del movimento esprime essenza. Nel corpo di ogni individuo c'è il proprio vissuto; il corpo è bagaglio di esperienze, emozioni e relazioni, di cui, ineluttabilmente porta il segno. La corporeità qui diventa sinonimo di bellezza, ma non quella puramente estetica che risponde al modello imposto dai media, non la bellezza “da cartolina” che non restituisce né il reale né il realistico, ma la bellezza specifica che caratterizza ognuno di noi, che cambia da persona a persona, che appartiene unicamente a ciascun individuo, come le impronte digitali.