TORINO - La Compagnia Makiro presenta “S.O.S - Storia di un'Odissea psicosomatica”. Venerdì 6 gennaio 2017, ore 15,30; sabato 7 gennaio 2017, ore 19,30. Teatro Gobetti, via Rossini, 12, Torino. Spettacolo in prima nazionale, presentato all’interno della terza edizione della rassegna “Il Cielo su Torino”, organizzata dal Sistema Teatro Torino.
A one HUMAN show in cui un personaggio clownesco accompagna il pubblico con canzoni, gag, danza e pantomima in un viaggio all’interno del corpo umano ed in un serrato confronto con gli organi interni alla ricerca di un equilibrio biologico ed emozionale in cui si parlerà anche di terapie alternative. Una riflessione tragicomica sugli esseri umani, sulle loro contraddizioni, sui loro stati d'animo e sul collegamento tra fisico e psiche.
Venerdì 6 e sabato 7 gennaio nell’affascinante cornice dell’ottocentesco Teatro Gobetti di Torino, la Compagnia Makiro presenta in prima nazionale lo spettacolo tragicomico “S.O.S – Storia di un’Odissea Psicosomatica” interpretato dalla giovane attrice francese Aurélia Dedieu con regia di Giuseppe Vetti. Lo spettacolo è programmato all’interno della terza edizione della rassegna “Il Cielo su Torino”, progetto dedicato ai giovani talenti sostenuto da Sistema Teatro Torino e inserito nel cartellone del Teatro Stabile.
Uno spettacolo che farà viaggiare il pubblico all’interno del corpo umano in un serrato confronto con gli organi interni alla ricerca di un equilibrio biologico ed emozionale. Per gli appassionati dell’Allegro chirurgo, per chi cerca un collegamento tra fisico e psiche, per un breve e singolare ripasso di anatomia, per chi è interessato a terapie di cura alternative, S.O.S. propone un viaggio “allucinante” in cui si incontrano strani abitanti dei nostri organi che agevolano la comprensione dei sottili fili che uniscono cuore, mente e corpo.
Guidata da un medico molto particolare, la protagonista incontrerà sette tra i suoi organi, sette stazioni che le riveleranno sorprendenti retroscena: l’intestino, territorio irrazionale e istintivo; l’utero, un campo dove la vita si riproduce se le “condizioni atmosferiche“ lo permettono ; lo stomaco che, se il corpo e fabbrica, si sindacalizza in una comica rilettura dei rapporti di forza nel mondo del lavoro; il sistema ormonale con ipotalamo, tiroide, ipofisi, ghiandole che diventano giocatori di un campionato sportivo che condiziona il funzionamento quotidiano dell’organismo in momenti a volte meno idonei ; il fegato, il simbolo del coraggio ma anche della rabbia incondizionata, luogo della depurazione degli scarti, ma anche della necessità di sopravvivere in un contesto bellico continuo; il cuore, luogo di emozioni fuori controllo che si manifestano sulle note di una famosa canzone d’amore… ovviamente francese; il cervello, la sala macchine del nostro organismo, il centro direzionale di scelte e azioni.
Dalla periferie alla sala macchine del nostro organismo, in un crescendo paradossale di clownerie, canto, gag, danza e pantomime, la protagonista cercherà di entrare in sintonia con se stessa mettendo in scena le fragilità dell'essere umano verso un'accettazione più grande e sicuramente più ironica di noi stessi.
Ma può la comicità e la semplicità disarmante del clown parlare di questi temi? Di terapie alternative, di analisi personale, di espansione della coscienza? Come semplificare queste tematiche senza che perdano il loro senso profondo? Come deridere costruendo? Come costruire deridendo? Esiste l’arte del paradosso? Può diventare una risorsa per noi esseri umani? Può esistere una consapevolezza leggera? Comica?
Le risposte vengono lasciate a chi guarderà questo spettacolo nato dall’incontro tra Aurélia Dedieu, l’attrice, e Giuseppe Vetti, il regista. Mettendo a confronto metodologie e esperienze diverse in campo teatrale e non; mescolando l’arte del clown che Giuseppe Vetti pratica professionalmente da 15 anni, con l’esperienza mista tra teatro, canto, educazione, insegnamento e terapia personale portata avanti da Aurélia negli anni.
Aurélia Dedieu è una giovane artista francese che da 11 anni ha scelto Torino come città in cui vivere, dando vita a spettacoli dove si fondono le sue numerose competenze teatrali e musicali.
Giuseppe Vetti si dedica da anni all’universo clown attraverso performance in prima persona e regie. Con S.O.S, accoglie la sfida di dirigere uno spettacolo che affronta temi complessi con un linguaggio semplice. Unica regola : non prendersi mai del tutto sul serio.
Credits: scritto da Aurélia Dedieu e Giuseppe Vetti. Con Aurélia Dedieu. Regia di Giuseppe Vetti. Musiche: Elia Pellegrino - Giuseppe Vetti. Grafiche: Housedada. Scenografia: Jacopo Valsania. Tecnica: Luca Carbone. Costumi: Federica Chiappero. Foto-video: Davide Carrari. Produzione Compagnia Makiro in collaborazione con Teatro B. Brecht di Formia, Sala Fenix di Barcellona, Teatro C’Art di Castelfiorentino, CuboTeatro di Torino e Teatro della Caduta di Torino.
La Rassegna IL CIELO SU TORINO - teatrostabiletorino.it
All’interno della stagione 2016/17 del Teatro Stabile di Torino è presente la terza edizione della rassegna denominata “Il cielo su Torino”, in collaborazione con Sistema Teatro Torino.
Il progetto, attento ai linguaggi del contemporaneo nonché al ricambio generazionale, è dedicato alle compagnie teatrali operanti sul territorio piemontese con un livello artistico professionale, e si propone di offrire un’adeguata visibilità ai debutti delle loro produzioni.