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Se è vero che il puro Genovese lo riconosci perché in primavera è quello che quando sente profumo di fiori si volta cercando di scorgere la bara, è altrettanto vero che il Biellese puro lo cogli al margine della Statale sotto Natale -non avendo mai voluto una fastidiosa Autostrada- perché è quello che se scorge nello specchietto luminarie natalizie lampeggianti accosta aspettando che passi l'ambulanza.
Alzando la testa potrebbe guardare le stelle, verificato che lungo un cammino di 10 chilometri percorsi a piedi lungo la statale vizzariana nel pomeriggio di Natale non ho trovato un solo posto di ristoro di nessun genere aperto.
Volendo tacere di suicidi e bungee jumping, in percentuale sulla popolazione siamo alle prese con la provincia più litigiosa -per numero di querele depositate in Tribunale- e con la maggior quantità di pensionati d'Italia.
Però, però una stella Michelin persiste lo stesso come l'alta pressione, strameritatamente, mentre a Genova manco una neanche quest'anno. Uno a zero a tavolino. Risultato imbarazzante, anche senza il Gilardino biellese, solo transitato in rosso/blu.
Tra pessimismo e fastidio, fa ancor più sensazione ritrovare sempre più in alto questa gestione, ormai storica, guidata da Sergio Vineis, la compagna Michela, il figlio Simone, coadiuvati da una piccola brigata, priva di stagisti ma colma di entusiasmo e di idee convincenti.
La sala parzialmente rinnovata, con in evidenze le comode poltroncine
Michela, compagna di vita di Sergio Vineis e bravissima sommelier
Cominciamo con le cose serie, come Michela
Pane soffiato farcito di humus di ceci, rucola e pancetta croccante ...
Il finto tartufo nero, che ricorda le interpretazioni di Quique Dacosta sul tema, però questo è più equilibrato. E' vero che sono passati anche 15 anni da quelle sperimentazioni di Denia. Questo è fatto -come quello- con crema di parmigiano, carbone, salsa di miso e vezzoso germoglio on top
Il maccherone farcito di brandade e fritto
Tre tipi di pane, burro alle erbe, grissini. Tutto buono, però i grissini e il pane ai cereali servito caldo lasciano un segno molto netto.
Come una cacio e pepe, con basilico
Battuta di agnello della Serra Biellese su pane soffiato, camomilla, maionese d'ostrica, gel di miele.
Lo chef al tavolo per il minimalismo di carciofo e parmigiano, null'altro. Due ingredienti per un ottimo piatto.
Abbinamenti mai casuali
E giustamente, se metti le candele al tavolo poi le devi accendere, anche di giorno, come fanno gli automobilisti biellesi, che tengono le luci accese anche di giorno, tutto l'anno. Chissà perché.
Gnocchi di seppia, cime di rapa, salsa peperone e vero caviale.
Un passo avanti significativo per questa cucina, meno suadente e ammiccante di anni fa
I Nebbioli del nord, sarà per via del clima o per il savoir faire ... fatto sta che stanno migliorando quasi tutti
Ravioli di piccione nel suo brodo ...
"bavette" di manzetta, fichi e cereali
Pre dessert. se non ricordo male passata di cachi e bianco mangiare
Crema di castagne, terra di malto, miacce e gelatina di uva Moscato
Molto convincente anche questo
Mignardises natalizie
Bel colpo Michela, altro che sambuchina
Michela con Simone Vineis
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