Università di Torino, Ipla, Uncem, Enti locali e Gal piemontesi rilanciano la castanicoltura

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TORINO - Valorizzazione il castagno. Castanicoltura: un programma condiviso per attuare il "Masterplan Castagno Piemonte". Duecentomila ettari di boschi da valorizzare. "Il comparto castanicolo presenta buone prospettive di mercato e molti Paesi europei ed extraeuropei stanno investendo ingenti risorse nella castanicoltura da frutto e da legno.

A livello regionale permangono numerose potenzialità e criticità che impongono uno sforzo per una programmazione che tenga conto non solo delle peculiarità locali, valorizzandole, ma anche di una più ampia strategia sui 200mila ettari di castagneti, oltre un quinto dell'intera nostra superficie forestale".

Con queste considerazioni di Marco Corgnati, funzionario del settore foreste della Regione Piemonte, e di Gabriele Loris Beccaro, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino, si è aperto oggi, 29 dicembre 2016, il tavolo di lavoro per il rilancio della castanicoltura in Piemonte. Impegnati al tavolo guidato dalla Regione, vi sono Università di Torino, Ipla, Uncem con il sistema degli Enti locali e diversi Gal piemontesi. I rappresentanti di Enti ed Istituzioni coinvolte nella filiera regionale del castagno, sono al lavoro per definire le grandi ricadute positive derivanti da una programmazione condivisa, da perseguire nei prossimi anni con obiettivi concreti e condivisi per la rivisitazione dell’intera filiera, frutto e legno. 

"Il Centro Regionale di Castanicoltura - spiegano Corgnati e Beccaro - ha prodotto un documento, il "Masterplan Castagno Piemonte", a partire dal quale Enti locali e Gal potranno fare riferimento per la progettazione di interventi pilota di interesse locale, raccordati a livello regionale in quanto facenti riferimento a un sistema produttivo che non può che giovarsi, anche a livello di indotto, della condivisione di esperienze e know how. Con questa iniziativa, la Regione Piemonte intende così incentivare un’adeguata pianificazione volta a creare un sistema castagno Piemonte moderno e competitivo".

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