La Città Metropolitana mette a disposizione 450mila euro per la bonifica della costa .
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Massa Lubrense - Stabilimenti e ristorand allagati, una spiaggia «divorata» dal mare, ampi tratti di litorale a rischio frana: una situazione drammatica, quella della spiaggia del Venione, alla quale la Città metropolitana di Napoli tenta ora di porre rimedio. Ieri mattina, negli uffici dell'ex Provincia è stato firmato il contratto per l'affidamento dei lavori di messa m sicurezza del costone e di ripascimento dell'arenile: opere da 450mila euro, destinate a valorizzare una delle aree più suggestive e frequentate dai turisti. Il progetto prevede il consolidamento delcostone calcareo al di sopra della spiaggia del Venione che, in passato, ha dato segni di cedimento. Gli altri interventi in programma punteranno a contrastare il fenomeno dell'erosione costiera e a ricostituire il tratto di litorale parzialmente «cancellato» dalle onde. In che modo? Estendendo la larghezza della spiaggia di circa sei metri attraverso un ripascimento artificiale, realizzato con ghiaia e ciottoli a spigoli e arrotondati, simili a quelli che caratterizzano gran parte delle spiagge di Massa Lubrense. I lavori dovrebbero limitare l'effetto erosivo provocato dal moto ondoso che, in concomitanza di particolari condizionimeteorologiche, hapiù volte determinato l'allagamento del piano terra dei ristoranti e degli stabilimenti balneari lungo la spiaggia del Venione. A sottolinearlo è il sindaco metropolitano Luigi de Magistris: «Questo intervento a protezione della costa rappresenta un ulteriore segnale dell'impegno in vista della valorizzazione del territorio e delle attività turistiche».
Quello in programma lungo la spiaggia del Venione non dovrebbe essere l'unico intervento a protezione del litorale di Massa Lubrense. Il Comune costiero, infatti, è tra i firmatari del protocollo d'intesa che dovrebbe portare alla realizzazione di opere di difesa delle coste, ripascimento degli arenilie consolidamento dei costoni in quattro località della penisola sorrentina. In questa prospettiva, il Comune capofila di Piano ha recentemente avviato la procedura per conferire a unteamdiespertil'incarico di effettuare i rilievi preliminari. Sulla base dei dati così raccolti saranno stilati il progetto definitivo e quello esecutivo per opere del valore di circa 13 milioni di euro: il risanamento del costone al di sopra del Miglio Blu a Massa Lubrense e la realizzazione di barriere soffolte a protezio- L'ambiente La spiaggia del Venione divorata dal mare ne di questo stesso tratto di costa, della spiaggia della Conca a Meta e di parte della Marina di Cassano a Piano. Nel progetto rientrerà pure il consolidamento del costone tufaceo nella parte di Marina di Cassano compresa nel territorio di Sant'Agnello. Ideato per evitare che il mare divorasse le spiagge mettendo in pericolo case, stabilimenti e ristoranti lungo la costa, il progetto aveva subito due stop: nel 2004, quando il Comune diMetarinunciò alla realizzazione del porto e la Regione bloccò i fondi per le opere di protezione delle coste, e nel 2015, quando il capo dell'ufficio tecnico comunale dipiano Graziano Marasca si vide notificare un avviso di garanzia dalla Procura di Torre Annunziata. Ora l'ennesima ripartenza che, in poco più di un anno, dovrebbe portare all'avvio dei lavori.
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Massa Lubrense - Stabilimenti e ristorand allagati, una spiaggia «divorata» dal mare, ampi tratti di litorale a rischio frana: una situazione drammatica, quella della spiaggia del Venione, alla quale la Città metropolitana di Napoli tenta ora di porre rimedio. Ieri mattina, negli uffici dell'ex Provincia è stato firmato il contratto per l'affidamento dei lavori di messa m sicurezza del costone e di ripascimento dell'arenile: opere da 450mila euro, destinate a valorizzare una delle aree più suggestive e frequentate dai turisti. Il progetto prevede il consolidamento delcostone calcareo al di sopra della spiaggia del Venione che, in passato, ha dato segni di cedimento. Gli altri interventi in programma punteranno a contrastare il fenomeno dell'erosione costiera e a ricostituire il tratto di litorale parzialmente «cancellato» dalle onde. In che modo? Estendendo la larghezza della spiaggia di circa sei metri attraverso un ripascimento artificiale, realizzato con ghiaia e ciottoli a spigoli e arrotondati, simili a quelli che caratterizzano gran parte delle spiagge di Massa Lubrense. I lavori dovrebbero limitare l'effetto erosivo provocato dal moto ondoso che, in concomitanza di particolari condizionimeteorologiche, hapiù volte determinato l'allagamento del piano terra dei ristoranti e degli stabilimenti balneari lungo la spiaggia del Venione. A sottolinearlo è il sindaco metropolitano Luigi de Magistris: «Questo intervento a protezione della costa rappresenta un ulteriore segnale dell'impegno in vista della valorizzazione del territorio e delle attività turistiche».
Quello in programma lungo la spiaggia del Venione non dovrebbe essere l'unico intervento a protezione del litorale di Massa Lubrense. Il Comune costiero, infatti, è tra i firmatari del protocollo d'intesa che dovrebbe portare alla realizzazione di opere di difesa delle coste, ripascimento degli arenilie consolidamento dei costoni in quattro località della penisola sorrentina. In questa prospettiva, il Comune capofila di Piano ha recentemente avviato la procedura per conferire a unteamdiespertil'incarico di effettuare i rilievi preliminari. Sulla base dei dati così raccolti saranno stilati il progetto definitivo e quello esecutivo per opere del valore di circa 13 milioni di euro: il risanamento del costone al di sopra del Miglio Blu a Massa Lubrense e la realizzazione di barriere soffolte a protezio- L'ambiente La spiaggia del Venione divorata dal mare ne di questo stesso tratto di costa, della spiaggia della Conca a Meta e di parte della Marina di Cassano a Piano. Nel progetto rientrerà pure il consolidamento del costone tufaceo nella parte di Marina di Cassano compresa nel territorio di Sant'Agnello. Ideato per evitare che il mare divorasse le spiagge mettendo in pericolo case, stabilimenti e ristoranti lungo la costa, il progetto aveva subito due stop: nel 2004, quando il Comune diMetarinunciò alla realizzazione del porto e la Regione bloccò i fondi per le opere di protezione delle coste, e nel 2015, quando il capo dell'ufficio tecnico comunale dipiano Graziano Marasca si vide notificare un avviso di garanzia dalla Procura di Torre Annunziata. Ora l'ennesima ripartenza che, in poco più di un anno, dovrebbe portare all'avvio dei lavori.