Jonathan Nott e Michelle Breedt al Teatro Valli di Reggio Emilia con la Junge Deutsche Philharmonie

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Jonathan Nott
REGGIO EMILIA - La Junge Deutsche Philharmonie tra Ravel. Mahler e Shostakovich. I giovani musicisti tedeschi, con il loro direttore principale Jonathan Nott e il mezzosoprano Michelle Breedt, in concerto giovedì 9 marzo 2017, ore 20,30, al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia. La Junge Deutsche Philharmonie, che unisce giovani musicisti di talento provenienti da diverse accademie musicali tedesche, con il suo direttore principale e consulente artistico Jonathan Nott, sarà al Teatro Municipale Valli giovedì 9 marzo, ore 20,30 con un programma che comprende tre opere di commiato e uno sguardo riflessivo sul passato: i Valses nobles et sentimentales (Valzer nobili e sentimentali) di Maurice Ravel, i Kindertotenlieder (Canti per i bambini morti) di Gustav Mahler e la Sinfonia n. 15 in la maggiore di Dmitri Shostakovich.

Come mezzosoprano solista canterà la sudafricana Michelle Breedt, nota per le sue esibizioni nei grandi teatri lirici del mondo e le partecipazioni al Festival di Bayreuth. 

Maurice Ravel compose i suoi Valses nobles et sentimentales nel 1911, originariamente per pianoforte,
la versione orchestrale seguì nel 1912. Sette valzer e un epilogo distinto si fondono in una suite di danze, che ricorda il periodo d'oro del valzer Viennese, in particolare – come suggerisce già il loro nome – con riferimento ai Valses nobles e Valses sentimentales di Franz Schubert.

Gustav Mahler ha composto i Kindertotenlieder nelle estati del 1901 e 1904. Ha scritto i cinque canti su omonimi testi di Friedrich Rückert; due figli di Rückert erano morti nel 1833/34 e il poeta aveva lottato contro questo brutto colpo del destino scrivendo 428 poesie. Nel luglio 1907, due anni dopo la prima esecuzione, Mahler subì lo stesso destino di Rückert: sua figlia Maria Anna morì e lui non fu più in grado di dirigere questi brani.

La prima esecuzione della sinfonia n. 15 in la maggiore di Dmitri Shostakovich ebbe luogo l’8 gennaio 1972 ed è stata diretta da Maxim Shostakovich, il figlio del compositore. Riesaminando la storia della musica occidentale, la composizione contiene citazioni retrospettive da Guglielmo Tell di Rossini, reminiscenze da Tristano e Isotta di Richard Wagner e il motivo del destino dalla Valchiria di Wagner. Shostakovich ha attinto apertamente anche dalle proprie opere. La sinfonia n. 15 è in una certa misura il suo testamento di compositore; egli morì solo pochi anni dopo. 

Teatro Municipale Valli Giovedì 9 marzo 2017 ore 20,30 Junge Deutsche Philharmonie Jonathan Nott, direttore Michelle Breedt, mezzosoprano M. Ravel, Valses nobles et sentimentales G. Mahler, Kindertotenlieder per mezzosoprano e orchestra D. Šostakovic, Sinfonia n. 15 in la maggiore op. 141.

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