Falsi come Giuda


Il primo, di cui si ha notizia, ad assassinare i suoi per far ricadere la colpa sul nemico o, in quel caso, per intimidirlo, è stato niente meno che il Conte Dracula, Vlad Tepes, che impalò un buon numero di abitanti della Valacchia per terrorizzare i turchi invasori. “Se il principe di queste terre fa questo ai suoi sudditi, chissà cosa potrebbe fare a noi”, dissero gli allibiti ottomani guardando quel macabro spettacolo. E fecero dietrofront. Negli Anni Cinquanta, in piena guerra fredda, a Trieste un sacerdote fu picchiato da agenti dei servizi segreti atlantici, per dare la colpa ai comunisti. Il 22 luglio 1946 si verificò il primo eclatante attacco “false flag” della storia moderna, ai danni dell’Hotel “King David”, da parte di ebrei camuffati da arabi. Tra gli altri morti, 91 in tutto, 17 furono ebrei e quindi anche in quel caso ebrei uccisero loro connazionali. L’undici settembre 2001 gli americani massacrano in modo spettacolare altri americani per dare la colpa ai fondamentalisti arabi. Sorvolo sui presunti attentati terroristici che hanno colpito le capitali europee negli anni recenti e in giornate topiche: l’undici o il ventidue del mese. E passo a dire la mia sui 59 Tomawok sparati da due portaerei USA contro una base dell’esercito regolare siriano.


I russi sono stati avvertiti che stava per essere scatenato un attacco missilistico e quindi anche i siriani lo sapevano. Ufficialmente, si tratta di una rappresaglia per i più di 80 civili morti con il gas Sarin martedì scorso, tra cui 28 bambini, le cui foto sono state usate da tutte le testate giornalistiche del mondo e in sede ONU per dare la colpa al nemico, Assad. Qualche anno fa, per attaccare l’Iraq, presso le Nazioni Unite vennero mostrate foto di neonati uccisi dentro le incubatrici. La ragazza che le mostrò lo fece piangendo, ma poi si scoprì che era la figlia di un funzionario legato agli Stati Uniti. Della serie, i nodi prima o poi vengono al pettine. In quel caso, con Saddam processato e giustiziato, lo si venne a sapere dopo qualche anno, a partita chiusa.




Quanto dovremo aspettare per venire a scoprire che l’attacco con il Sarin del 6 aprile è stato fatto da un drone americano? Nessun russo è morto in questo ultimo attacco, come nessun americano, ma a trarre beneficio da tale bombardamento sono i cosiddetti “ribelli moderati”, giacché da quell’aeroporto partivano gli attacchi degli aerei siriani contro l’ISIS. Di riffa o di raffa, gli americani vogliono la testa di Assad, ma senza far indispettire troppo Putin. Se una parte dell’opinione pubblica mondiale - e soprattutto di quella americana, che è ciò che interessa di più al capelluto neopresidente - chiederà di farla finita una volta per tutte con la resistenza di Assad, ho l’impressione che Trump la accontenterà.   

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