TORINO - È stata inaugurata la mostra di stampe per andare a caccia dei segreti dei Walser. Il Monte Rosa è sceso a Torino. In questa calata i Walser vanno oltre lo storico traguardo di Milano, evocato dal libro “il Monte Rosa è sceso a Milano” di Cino Moscatelli e Pietro Secchia sulla marcia dei partigiani garibaldini, a conclusione della Guerra di liberazione.
Si è tenuta mercoledì 5 aprile 2017, presso la Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco”, l’inaugurazione della mostra “Le stampe popolari e la religiosità dei Walser del Monte Rosa”.
All’evento è intervenuto il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti.
Gli “uomini delle alte quote” non sono scesi di persona, ma attraverso un’esposizione di stampe curata da Guido Cavalli e organizzata dall’Associazione culturale Augusta di Issime (Ao), con il supporto del Consiglio regionale del Piemonte.
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Walser, popolo di origine alemanna proveniente dal Vallese, occuparono l’amena conca dell’alta Valle Anzasca, iniziando così la colonizzazione attorno al Monte Rosa.
Nel suo saluto, Boeti ha voluto sottolineare la raffinatezza dei reperti in mostra, che interessano il lungo periodo che va dalla metà del Seicento alla Prima Guerra Mondiale.
Un carattere peculiare è rappresentato da un profondo e sincero sentimento religioso. La fede nella chiesa cattolica di Roma ha animato gli spiriti fino al periodo della riforma protestante, allorché molte comunità svizzere hanno seguito questa nuova via.
Niente folclore. La mostra e il catalogo - sottolinea il curatore - sono finalizzati ad attestare la cultura e la storia di questa popolazione che dura da oltre sette secoli. Ne esce anche un quadro completo sulle attività e sui loro stili di vita legati all’alta quota e alle condizioni climatiche anche del passato, scandite dai lunghi inverni e dagli isolamenti. È un susseguirsi di scoperte: la religiosità, le canzoni, le leggende e i mestieri di un tempo.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 maggio, dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 16; il venerdì solamente dalle 9 alle 12,30.