Torre del Greco si oppone all’accoglienza
Sul quotidiano Metropolis si parla ancora di migranti. La questione investe la penisola sorrentina, i sei sindaci hanno chiesto un incontro con il prefetto di Napoli Carmela Pagano. Il faccia a faccia ci sarà dopo Pasqua. Oggetto del vertice: organizzare un piano condiviso per accogliere i migranti e trovare una soluzione definitiva che contempli anche le esigenze dei territori in chiave turistica. Il problema denunciato dai sindaci è molto chiaro: i Comuni non hanno strutture libere, non ci sono immobili pubblici adeguati e che quindi soddisfino i requisiti imposti dalla Prefettura per accogliere i rifugiati. «Non ci possiamo tirare indietro - spiega il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore - nei confronti di persone che scappano dalla guerra, dalla povertà, dalle difficoltà. Siamo attori di un impegno civile e morale che ci deve vedere assolutamente protagonisti. Importante è dimostrare volontà vera di scovare l’opzione migliore per scongiurare il rischio di aizzare toni. Ma non dimentichiamoci della vera lacuna, quella logistica. Altrove ci sono beni confiscati, qui nulla». I Comuni della penisola sorrentina cercheranno di fare il possibile per garantire l’accoglienza ai 240 rifugiati in arrivo. Nella vicina Torre del Greco, invece, sarà direttamente il ministro Marco Minniti a fare piena luce sul caso-migranti.
A dieci giorni dalla ferma presa di posizione del sindaco Ciro Borriello - il primo cittadino con simpatie leghiste, pronto a dire "no" all'arrivo in città di profughi e rifugiati - i deputati Arturo Scotto e Nello Formisano, entrambi originari di Torre del Greco e oggi riuniti sotto il simbolo del movimento democratico e progressista, si sono decisi a scrivere al capo dell'Interno per chiarire la questione del vociferato sbarco di 300 extracomunitari in città. «Le parole del sindaco Ciro Borriello destano profonde preoccupazioni - la premessa dei due deputati di Articolo 1 - La città sta passando come una realtà chiusa, razzista e intollerante: al contrario, Torre del Greco è sempre stata una città aperta, inclusiva e accogliente». Di qui, la decisione di presentare un'interrogazione al ministro Mario Minniti per capire - in primis - l'effettiva eventualità dell'arrivo di 300 migranti, a oggi non confermato da alcuna comunicazione ufficiale da parte della prefettura di Napoli.