Seppelliamoci. Una canzone teatrale di Dario Fo

Dario Fo e Dranca Rame (da sinistra) in  "Aveva una pistola dagli occhi bianchi e neri"
No, non voglio far l'amore in una camera
In una camera d'affitto col tassametro
Son sensibile, lo sai, non so concedermi
Con trasporto sul sedile di una macchina
Piangerei nel far l'amore così scomoda
Della gonna sciuperei tutto il plissé
Non insistere, lo sai, non puoi convincermi
A distendermi sull'erba quando è umida
La rugiada sol pei fiori è tanto salubre
Sono un fior, lo so, però di tipo pleurico
Soffrirei nel far l'amore così fradicia
Dei capelli guasterei tutto il cachet.
Ti faccio una proposta un po' più logica
Fingeremo di soffrire un mal artritico
E farem le sabbiature al modo classico
Seppellendoci l'un l'altro in riva al mar.
Seppelliamoci in due sotto la rena
Come fanno le ostriche in amore
Scaveremo gallerie in riva al mare
Come fanno i ragazzini per giocare
Incontriamoci, le mani sotto la rena
Come fosse la sabbia un gran lenzuolo
Come fosse un gran letto il litorale
La spalliera di quel letto sarà il mare.

Dalla commedia Aveva una pistola con gli occhi bianchi e neri (1960)

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