Tir scarichi in galleria

Piazza Umberto I, Vico Equense
Vico Equense - Ormai è fatta, manca solo l'annuncio ufficiale. Che, quasi sicuramente, arriverà agli inizi di maggio, quando l’Anas, il Comune di Vico Equense e la Regione Campania si rivedranno in Prefettura a Napoli. Autocisterne, camion e tir che trasportano merci pericolose potranno imboccare la galleria Santa Maria di Pozzano in direzione Napoli. Ma a patto che siano completamente scarichi. Per l’ok definitivo l’Anas attende soltanto il nulla osta dei Vigili del Fuoco. La società che si occupa della gestione e manutenzione delle strade ha incaricato uno studio tecnico, per comparare i rischi del passaggio degli automezzi, che hanno scaricato merci pericolose e infiammabili, all’interno del tunnel, adesso vietato, e quello di transito nel centro abitato di Vico Equense. Si tratta di un risultato importante per il Comune di Vico Equense, che premia gli sforzi dell'amministrazione per ottenere una migliore vivibilità del centro cittadino. Dal canto suo, l'Amministrazione Comunale proporrà un’ordinanza che consentirà alle autocisterne cariche, provenienti da Napoli e dirette in Penisola sorrentina, di transitare per il centro urbano di Vico Equense, da mezzanotte alle sette del mattino. L’organizzazione della viabilità lungo i tornanti della Statale sorrentina 145, prevede diversi interventi strutturali. Come l’eliminazione del marciapiede situato tra la traversa di via Mirto e la salita della stazione ferroviaria di Seiano. E disponendo una scala per i pedoni che colleghi l’uscita della Circumvesuviana e la fermata del trasporto pubblico di via Murrano. Tutto necessariamente legato alla riapertura del viadotto di Seiano, che sarà utilizzato per salire dalla marina di Aequa. Sono queste le linee su cui Comune di Vico Equense e Anas sono ormai a un passo dall’accordo sotto l’egida della Prefettura di Napoli. L’incontro di ieri pomeriggio è stato proficuo e sembra aver posto le basi di una soluzione condivisa all’emergenza traffico lungo i tornanti della Statale sorrentina 145.

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